
Vezzanesi in costume per la tradizione Sagra dell’uva che a settembre porta un clima di festa tra le strade del borgo storico (immagine di archivio)
Tre giorni indimenticabili, perché la festa dell’uva a Vezzano, compie 59 anni, ma ringiovanisce sempre di più, unendo la tradizione e il folklore a spettacoli, laboratori, mostre e tanta musica. Un evento organizzato dalla Pro Loco di Vezzano, i rioni e il Comune, con la collaborazione dell’associazione Magart, la presenza di associazioni di volontariato e della Pubblica Assistenza di Vezzano. Finalmente sono state scelte le date definitive della manifestazione: aprirà venerdì 13 settembre, con l’aperisagra e la disfida; proseguirà sabato 14 con la notte bianca vezzanese e la New Generation sound in piazza del Popolo; si chiuderà domenica 15 con la sfilata e gli sbandieratori di Lavagna, nel pomeriggio la Sbanday Street band, e l’aggiudicazione del palio, lo strazo, dopo la faticosa e emozionante gara della pigiatura sulla piazza del Popolo a Vezzano Inferiore, infine la sera ci sarà il gruppo folk itinerante e poi fisso nel rione Borgo.
Hanno dato l’adesione tutti i rioni, che sono già al lavoro per preparare una festa da favola. "Le competizioni saranno quelle tradizionali – spiega la presidente della Pro Loco Nadia Ferdeghini –: la festa si aprirà venerdì sera con la disfida dialettale, e si concluderà sul Campo con la pigiatura. Per quanto riguarda gli addobbi anche se non fanno più parte della gara, invitiamo la popolazione a unirsi allo spirito della festa, e ad addobbare le case, i giardini, come è sempre stato". La sagra dell’uva di Vezzano è stata insignita recentemente dalla Regione Liguria del riconoscimento di evento autentico e questo rende ancora più soddisfacente il grande impegno della Pro Loco e dei rioni che riescono sempre a mettere in piedi una festa che unisce tutti, piccoli e grandi. Sarà folklore, buon cibo, musica, ci saranno spettacoli e mostre a partire da Vezzano superiore fino a Vezzano inferiore e immancabili le bancarelle. Quest’anno una novità è la mascotte della sagra, un grappolo d’uva sorridente con le gambette, al quale manca solo il nome. Per ‘battezzarlo’ è stato aperto un concorso sulla pagina social della 59esima edizione della Sagra dell’uva e tutti possono partecipare proponendo con commento o messaggio privato un nome alla simpatica mascotte, poi chi otterrà più consensi , verrà considerato l’ideatore. Prima della disfida di venerdì la partecipazione alla staffetta dantesca al Castello.
Cristina Guala