REDAZIONE LA SPEZIA

Sacconi corre da sindaco: "Solo idee concrete"

Il consigliere di opposizione presenta la sua squadra per le elezioni di Porto Venere. "Programma semplice, niente progetti faraonici"

Sacconi corre da sindaco: "Solo idee concrete"

Non bada alla scaramanzia, tanto da ufficializzare la propria candidatura di venerdì 17. Francesca Sacconi correrà alle prossime comunali di Porto Venere: l’attuale consigliere comunale d’opposizione si presenterà alle urne con una lista civica trasversale, denominata ‘Lista La Civica – Francesca Sacconi per il Comune di Porto Venere’, con un programma ‘elementare’ ma completo e con una lista composta interamente da residenti.

Come è nata la decisione di correre per diventare sindaco?

"È una decisione maturata in questi cinque anni, mi piace rendermi utile per la collettività e ora sono pronta a prendermi la responsabilità per risolvere i tanti problemi che riguardano i cittadini. Non ci riteniamo una lista di centrosinistra, ma trasversale, al cui interno figurano diversi orientamenti. Siamo al di fuori di ogni discorso di partito e di schemi ormai sorpassati, e non abbiamo tessere. La nostra squadra è formata da residenti che vogliono risolvere i problemi perché li conoscono e li vivono tutti i giorni".

Tra certezze e voci, i candidati potrebbero essere almeno cinque. Non crede che questo frazionamento possa favorire il sindaco uscente?

"Sicuramente il rischio c’è, ma abbiamo voluto percorrere la nostra strada perché siamo certi delle nostre idee e delle nostre persone".

Ci sono stati contatti con altre liste per una possibile alleanza?

"Ci è stata fatta un’offerta da altre liste e partiti, ci sono stati proposti vari scenari di alleanza che non ci sono piaciuti, perché l’intento non era migliorare il comune ma solamente vincere. Noi rischiamo magari di perdere, ma con le nostre idee e mettendoci la faccia".

Quali sono le linee principali del suo programma?

"È un programma elementare: non promettiamo cose faraoniche che non si possono realizzare. Vogliamo ridare centralità ai residenti, che ormai sono estranei a casa propria, garantendo più servizi: in questi anni sono diminuiti e sono aumentati i disagi. Il turismo sarà centrale, ma con un’attenzione al cittadino. Vogliamo migliorare i servizi scolastici, così come vogliamo migliorare il trasporto, incentivando quello marittimo e potenziando i servizi attuali".

Per l’Isola Palmaria che progetti avete?

"Vediamo innanzitutto se va in porto l’alienazione degli immobili. Noi gli vorremmo dare un futuro diverso".

Cosa pensa dell’impianto di Panigaglia?

"Ormai c’è, dà lavoro, e noi non abbiamo il potere di chiuderla, ma di certo bisogna chiedere maggiore sicurezza e trasparenza, e pretendere un maggior dialogo, anche coi cittadini".

E sull’ex scuola Ravecca?

"Sono stata la prima a sollevare il tema dell’alienazione, perché doveva rimanere patrimonio comunale".

Matteo Marcello