REDAZIONE LA SPEZIA

Primarie Pd, Schlein vince col 66,6% Per Bonaccini solo 1.729 preferenze

Cala l’affluenza: 5196 votanti contro gli 8300 del 2019. Il Comune della Spezia tira la volata: 72,88 a 27,12

Primarie Pd, Schlein vince col 66,6% Per Bonaccini solo 1.729 preferenze

Tra pioggia e tramontana, il ’calore’ della politica accende gli animi di 5.196 spezzini. Tanti? Pochi? Tutto è relativo. Certamente, quello dell’affluenza marcatamente in calo – alle ultime primarie i votanti erano stati oltre 8.300 – è il primo elemento sul quale gli inquilini di via Lunigiana dovranno cominciare a confrontarsi, già a partire da oggi. Ma la flessione nei volumi della partecipazione al voto, per il Partito democratico, è un problema nazionale. Tanto che il segretario provinciale Iacopo Montefiori preferisce cogliere gli aspetti positivi di questo movimento di gente alle urne: "Abbiamo assistito a una bella prova di democrazia, resa possibile grazie allo sforzo di oltre 200 volontari e militanti, che hanno consentito apertura e funzionamento di 57 seggi". Ma come si è votato in provincia della Spezia? Il 66,62% dei votanti, corrispondente a 3450 persone, ha dato la propria preferenza a Elly Schlein. Solo 1.729 dem o simpatizzanti dem, pari al 33,38% degli aventi diritto, hanno parteggiato invece per il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. A tirare a volata alla deputata sono stati i voti nel Comune della Spezia: 1.427 a lei e 531 al rivale, sul 1.958 voti validi sul totale di 1.964; il rapporto percentuale è a 72,88 a 27,12. Meno marcato il divario a Sarzana: 402 a 278, percentualmente parlando 59,12 a 40,88. Lo stacco pù considerevole avviene ad Arcola: 174 a 50, che percentualmente significa 77,78 a 33,33. Stesso trend a Bolano – 161 a 55 (ossia 74,54 % a 25,46%) – e Lerici: 249 voti a 83 (75-25). Bonaccini prevale a Levanto: 83-71 sulla contendente, per un rapporto percentuale pari a 53,90 a 46,10. Leggermente più marcato il rapporto di forza a Porto Venere: 56,82 a 43,18. La resa dei conti finale porta l’onorevole Andrea Orlando e il consigliere Regionale Davide Natale - schierati con la Schlein - a sottolineare che "sua netta affermazione è frutto di una campagna congressuale nella quale i contenuti sono prevalsi sulle polemiche". Ed è dai contenuti che tutti i democratici vogliono ripartire, anche con sottolineature diverse, per fare argine e recuperare sulle destre.