Ponte Vara chiuso per maltempo "Carrodano non regge il traffico"

Il sindaco Pietro Mortola torna a chiedere interventi per migliorare la viabilità sulla provinciale per Levanto

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In principio era stato il sindaco di Brugnato, Corrado Fabiani, a chiedere alla Provincia un tavolo per affrontare il tema della chiusura del ponte tra Brugnato e Borghetto, scattata impietosa anche domenica pomeriggio a causa del superamento dei livelli di guardia del Vara. Ora, è il primo cittadino di Carrodano, Pietro Mortola, a rilanciare e sollecitare l’ente di via Veneto a intervenire per migliorare quelle strade che, in concomitanza con la chiusura del ponte, vedono aumentare il traffico a dismisura. È il caso della provinciale 566dir, che collega l’entroterra a Levanto passando da Carrodano, e che anche domenica pomeriggio, alla chiusura del ponte – avvenuta nell’ambito del protocollo attuato a seguito di verifiche che avevano fatto emergere l’erosione delle fondazioni dei piloni dell’infrastruttura – è stata presa d’assalto dagli automobilisti a ‘caccia’ di una strada alternativa per arrivare a destinazione. "Quando il ponte viene chiuso, il traffico inevitabilmente viene dirottato su Carrodano, ma purtroppo le strade non sono in grado di reggere questi flussi in sicurezza – afferma il sindaco Mortola –. Mi riferisco alla provinciale 566dir, nei pressi di Cà di Vara: ci sono almeno due, tre punti pericolosi, dove le corsie ristrette non consentono neppure il passaggio di due camion contemporaneamente. La strada dovrebbe essere allargata in più punti, senza dimenticare che in alcuni tratti il guard rail da anni è stato ormai ‘sostituito’ da reti arancioni: per questo mi auguro, anche che nel caso cui venga avviato il tavolo istituzionale, venga comunque presa in considerazione anche la possibilità di intervenire su questa strada provinciale". Il sindaco di Carrodano sottolinea inoltre che della messa in sicurezza della 566dir si parla ormai da decenni, senza però che nessuno si sia mosso per far seguire i fatti alle parole per risolvere i problemi. "Tanti anni fa la Provincia si era fatta carico delle problematiche, stanziando i fondi necessari per gli interventi. Tuttavia, i lavori non iniziarono mai e quei soldi furono poi impegnati per altri interventi – rivela Mortola –. Il problema però esiste ancora e va affrontato". mat.mar.