
La manifestazione organizzata a sostegno dell’ospedale del Felettino a giugno
La Spezia, 27 luglio 2019 - L'azienda Pessina ha fatto richiesta di cassa integrazione straordinaria per crisi per i 17 dipendenti, impiegati e operai, del cantiere del nuovo ospedale del Felettino alla Spezia. La cassa integrazione partirà il 5 agosto e durerà un anno. Contestualmente, la società ha chiesto un incontro urgente, il 1 o il 2 agosto, al ministero del Lavoro. Complessivamente, fanno sapere i sindacati, sono 119 i lavoratori dipendenti della Pessina sul territorio nazionale che andranno in cassa integrazione per 12 mesi. «Si sono persi 3 anni e a oggi non è ancora stato sciolto il nodo della variante di progetto – tuonano Gianni Carassale, Fillea Cgil, Mario Benvenuto, Filca Cisl e Riccardo Badi, Feneal Uil –. Chiediamo alla Regione di sbloccare lo stallo autorizzativo e fare in modo che il cantiere riparta. Oltre alla valenza sanitaria, il nuovo ospedale è imprescindibile per la salute degli spezzini, il cantiere del Felettino è strategico anche per il rilancio del comparto edile della provincia. Oltre che i lavoratori diretti, parliamo di un indotto di almeno 10 imprese della provincia e centinaia di posti di lavoro promessi a suo tempo, attingendo dal territorio. Serve uno scatto della politica e delle istituzioni locali, regionali e nazionali».
Sul tema è intervenuto ieri anche il consigliere regionale di Italia in Comune Francesco Battistini: «Stiamo aspettando da tempo la data per discutere del nuovo ospedale Felettino, in Commissione Salute. Sono tanti i quesiti che abbiamo da porre alla Pessina Costruzioni ma anche alla stessa Ire che, per conto della Regione e di Asl5, gestisce l’appalto. Manca poco più di un anno alla data prevista per la consegna del Felettino bis e i lavori sono fermi al 5%. La guerra delle varianti progettuali ha dilatato i tempi e oggi i risultati sono sotto gli occhi di tutti». Quanta alla notizia della richiesta di concordato, con successiva attibazione della procedura di cassa integrazione, Battistini dice: «Depositeremo un’interrogazione perché vogliamo ancora una volta stimolare l’assessore Viale a fare ciò che finora non ha fatto: rivedere il cronoprogramma, prendendo atto che tra un anno non ci sarà alcun nuovo ospedale alla Spezia. È evidente che qualcosa nella gestione dell’appalto non abbia funzionato, anche da parte di chi governa Regione e Comune della Spezia. Toti deve rimboccarsi le maniche, sempre che abbia l’intenzione di realizzare il Nuovo Felettino, perché finora ha nicchiato anche troppo. Vogliamo venga formulato un piano di interventi che dica, chiaramente, come la Regione intende affrontare questa pessima vicenda, con tempi certi e rapidi. Il Sant’Andrea è sempre più, strutturalmente parlando, allo stremo delle forze».