Ok allo stabilimento dalla Soprintendenza

Il Gruppo ecologista d’intervento giuridico "Rischio invasione"

Prima una richiesta di modifiche progettuali a salvaguardia dello scenario d’insieme, poi il rilascio dell’ok paesaggistico con prescrizione di rimozione invernale delle strutture precarie. Così la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio svela le carte a proposito del disco verde allo progetto stabilimento balneare nell’area dell’ex sull’isola Palmaria.

Lo ha fatto in risposta alla domanda di accesso agli atti dell’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) che spera ancora di convincere l’ente in ordine all’emissione di un vincolo per interesse culturale. Questo "allo stato degli atti non c’è" spiega la Soprintendenza perché l’area è di proprietaria privata e mai la stessa è stata sottoposta alla procedura azionabile su istanza o d’ufficio. "Volessero sarebbero ancora in tempo...." sostiene Stefano Deliperi presidente del GrlG preoccupato del peso dell’antropizzazione a cui è esposta l’isola sulla via del masterplan. Mentre attraverso il comunicato di GrIg si apprende che la Soprintendenza ritiene necessaria un’ulteriore verifica sulle piscine (previste dal Puc anche per lo stabilimento della Marina), trapela che il 28 dicembre, con atto notarile, si è perfezionata la compravendite dei beni sottoposti dal venditore, solo 6 giorni prima, al verifica dell’interesse del Comune ad esercitare il diritto di prelazione; la giunta Cozzani ha rinunciato al diritto nel solco di tre pregresse rinunce risalenti agli anni 2003 e 2008 ad opera delle giunte di allora sempre per vendite di terreni in area Parco.

C.R.