
Ieri il Consiglio direttivo che ha designato all’unanimità il sindaco di Vernazza. Nella giunta anche Monterosso; fuori Riomaggiore, che punta alla Comunità.
Avvicendamento alla vicepresidenza del Parco nazionale delle Cinque Terre. Ieri mattina, nel corso del Consiglio direttivo, la composizione della nuova giunta esecutiva dell’ente di Manarola, con le dimissioni della sindaca di Riomaggiore, Fabrizia Pecunia – nominata lo scorso settembre per traghettare l’ente dopo la fine del mandato dell’ex presidente Donatella Bianchi, e la composizione della nuova giunta esecutiva che vedrà la presenza oltre che del presidente Lorenzo Viviani, del sindaco di Vernazza – nuovo vicepresidente del Parco, votato all’unanimità – e del sindaco di Monterosso, Francesco Sassarini. Un principio di rotazione nell’assegnazione delle cariche che dovrebbe portare al Comune di Riomaggiore (assente nella nuova giunta esecutiva) la presidenza della Comunità del Parco, che sarà convocata entro l’anno. "Sono molto contenta dell’elezione dei sindaci di Vernazza e Monterosso, perchè credo sia molto improtante il contributo che possono portare in questo momento all’interno del Parco" ha detto il sindaco di Riomaggiore, Fabrizia Pecunia. "Con fiducia e spirito di collaborazione – aggiunge il presidente del Parco, Lorenzo Viviani – guardiamo avanti verso le nuove sfide e opportunità che ci attendono, sia per il nostro Parco che per l’Area marina protetta".
Il Consiglio direttivo ha inoltre approvato una serie di provvedimenti, tra cui, il Piano Operativo 2025 con la definizione delle priorità per gli interventi tecnici da attuare nel Parco in collaborazione con il Reparto Carabinieri del Parco nazionale; il codice di comportamento, con l’aggiornamento delle regole di condotta per il personale dell’ente e il nuovo regolamento per la gestione del fondo incentivi dedicato alle funzioni tecniche. Il Presidente Lorenzo Viviani aveva aperto i lavori relazionando sulla prima fase del suo mandato, caratterizzata da incontri con istituzioni e associazioni del territorio. "Questi momenti di confronto – ha spiegato – sono fondamentali per costruire una strategia di gestione condivisa e definire con chiarezza le priorità operative nei diversi ambiti d’azione della nostra area protetta".
Matteo Marcello