Numeri da allarme per ricoveri e contagi E oggi la decisione sulla zona arancione

Sono 40 i pazienti affetti da Covid portati ieri in ospedale, oltre 3000 le nuove positività. Da lunedì scattano ulteriori restrizioni

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Non a caso la chiamano ‘quarta ondata’ del virus, come confermano i numeri da allarme rosso emersi ieri. A distanza di quasi due anni dall’inizio della pandemia e dopo milioni di vaccinazioni, la Liguria deve affrontare ancora lo spauracchio di una pesante ondata del Covid 19 nella variante Omicron che, come rilevato dai virologi, è molto più contagiosa ma produce minori effetti sulla salute rispetto al primo ceppo del Covid e alle successive varianti.

Ricoveri. Cambiano i nomi ma la realtà la fanno i numeri: sono in tutto 647 i ricoverati affetti da Covid negli ospedali liguri, ben 40 in più del giorno precedente, un numero elevato soprattutto se confrontato con quelli delle scorse settimane. Di questi 11 sono stati portati al San Bartolomeo dove i ricoverati salgono così a quota 57, di cui uno solo in terapia intensiva. Due invece (entrambi in intensiva) i ricoverati al Sant’Andrea. Dai 44 in terapia intensiva a livello regionale 30 non sono vaccinati.

Contagi. Sfonda quota tremila (3.066 per l’esattezza) il numero dei nuovi positivi registrati ieri in Liguria. Anche in questo caso Spezia fa purtroppo la sua parte con 404 nuovi contagi, contro i 1539 di Genova, 780 di Savona e 33 a Imperia. ben 9 i decessi negli ultimi tre giorni in Liguria (ma nessuno a Spezia), di cui 6 utraottantenni, due 78enni e un uomo di 66 anni deceduto all’ospedale di Savona. I tamponi molecolari nelle ultime 24 ore sono invece 10.515.

Colore. Intanto oggi arriverà dal Governo il report dal quale si saprà se in Liguria scatterà o meno la zona arancione. In ogni caso, a prescindere dal passaggio di zona, cambierà poco da lunedì in Liguria rispetto al resto del resto Paese, in quanto entrerà in vigore il ‘Decreto Natale’ quindi con l’estensione del Green pass rafforzato (quello che si ottiene con la vaccinazione o dopo la guarigione) anche al al chiuso per piscine, palestre e sport di squadra; musei e mostre; i centri benessere; centri termali, parchi tematici e di divertimento; centri culturali, centri sociali e ricreativi, sale gioco, scommesse, bingo e casinò.

Conseguenze. "Sostanzialmente – sottolinea il presidente della Regione Liguria Sanità Giovanni Toti – per i vaccinati non cambia nulla e resteranno aperte le attività economico-produttive. Ritengo invece le nuove restrizioni indispensabili per le persone non vaccinate, che, se contagiate, sono più a rischio di ospedalizzazioni con conseguenze anche molto gravi. Spero che queste nuove misure e l’introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over50, consentano un’inversione della curva dei contagi e un allentamento della pressione ospedaliera. Ci aspettiamo un aumento degli accessi diretti per le prime dosi e anche delle prenotazioni, utili per evitare code e attese: d’intesa con le Asl, Liguria Digitale aprirà ulteriori agende già dalla prossima settimana, quando prevediamo di avviare anche le prenotazioni per le dosi booster alla fascia 12-15 anni".

Claudio Masseglia