Nel futuro una ’città diffusa’. Nuove strade e collegamenti con i Comuni della provincia: "Più sviluppo ed economia"

Le associazioni datoriali siglano un protocollo d’intesa per il potenziamento del tessuto locale. I 24 progetti dello studio Teha. "Fra gli obiettivi la realizzazione di una viabilità alternativa". .

Nel futuro una ’città diffusa’. Nuove strade e collegamenti con i Comuni della provincia: "Più sviluppo ed economia"

Nel futuro una ’città diffusa’. Nuove strade e collegamenti con i Comuni della provincia: "Più sviluppo ed economia"

Una ’città diffusa’ allargata ai Comuni limitrofi, nuove strade in grado di garantire collegamenti più efficienti e veloci. E’ uno degli scenari legati ai 24 grandi progetti presentati nell’ottobre scorso da Confindustria, finito sotto la lente di ingrandimento delle associazioni datoriali spezzine intenzionate a fare quadrato nella prospettiva "del potenziamento del tessuto economico sociale". Va letto in quest’ottica il protocollo d’intesa firmato ieri dai presidenti di Confindustria Mario Gerini, Ance (Alberto Bacigalupi), Cna (Davide Mazzola), Confagricoltura (Filippo Zangani), Confartigianato (Paolo Figoli), Confcommercio (Vittorio Graziani), Confcooperative (Anna Vivaldi), Confederazione agricoltori (Alessandro Ferrante), Confesercenti (Alessandro Ravecca), Coldiretti (Marco Lucchi) e Legacoop (con la coordinatrice territoriale Caterina Natale). "Per la prima volta – sottolinea il presidente di Confindustria Mario Gerini – si sottoscrive un documento con obiettivo comune, individuato partendo dall’analisi di Teha (Studio Ambrosetti)". E’ lo stesso Gerini a indicare quali saranno i primi progetti da affrontare. "Di sicuro la valorizzazione dell’area Enel anche perchè le manifestazioni di interesse vanno presentate entro giugno".

L’altro tema di rilievo è quello "legato alle infrastrutture, a breve verrà è presentato un piano che prevede il coinvolgimento dei Comuni limitrofi per arrivare a un concetto di ’città diffusa’ per quanto riguarda strade e trasporti". In pole position anche il completamento e raddoppio della Pontremolese "fondamentale per l’area retroportuale", così come la realizzazione "di una nuova viabilità di accesso alla città in grado di alleggerire il carico sulla raccordo autostradale. Si tratterà di collegare la Santo Stefano-Ceparana con la Variante Aurelia a Bottagna, in modo da creare una nuova viabilità da a verso la città". Secondo lo studio Ambrosetti i 24 grandi progetti saranno in grado di generare un incremento del Pil provinciale fra i 5,2 e i 5,6 miliardi. "Il nostro impegno – il commento all’unisono dei rappresentanti delle associazioni del protocollo d’intesa – è favorire una maggiore efficacia dei rapporti fra i tutti i soggetti coinvolti nei vari progetti, in primis l’amministrazione pubblica, fornendo sostegno e supporto operativo". Primo passo in tal senso è la costituzione di un tavolo tecnico operativo composto fra i firmatari del protocollo d’intesa. "E’ importante – sottolinea Davide Mazzola presidente Cna – l’aspetto sociale di questi progetti, ogni intervento implica il coinvolgimento di imprese e maestranze".

Si guarda anche al di là del confine provinciale puntando a una collaborazione sempre più stretta con la vicina provincia di Massa Carrara "dove abbiamo molti associati – sottolinea Gerini – vogliamo essere punto di riferimento per la Lunigiana, le sue amministrazioni pubbliche e le imprese che operano nel territorio spezzino". Fra i progetti all’orizzonte anche il potenziamento della stazione di Migliarina come hub dei flussi turistici verso le Cinque Terre (già iniziati i lavori nell’area esterna, da sistemare invece la stazione), valorizzazione di Calata Pita, rigenerazione della tenuta di Marinella e un generale consolidamento della vocazione turistica di Spezia.

Claudio Masseglia