
Il messaggio è stato recepito. E capito. Nessun locale pubblico interessato alla nuova ordinanza anti-malamovida ha sforato l’orario di chiusura stabilito (le 21 per i market, l’una di notte per tutti gli altri), come riscontrato l’altra sera dalle forze dell’ordine impegnate in un servizio di controllo sinergico, organizzato nel primo weekend con le nuove disposizioni. Ha funzionato l’opera di prevenzione fatta dagli agenti della polizia municipale, coordinati dal comandante Alberto Pagliai, che venerdì sera hanno notificato l’ordinanza ai negozi di vicinato, informandoli sui nuovi limiti. E in effetti sabato tutti hanno abbassato la saracinesca all’orario stabilito, così come fatto quattro ore dopo dagli altri locali del centro che avevano la possibilità di tirare fino all’una. Serata complessivamente tranquilla vuoi per gli effetti dell’ordinanza (locali chiusi prima, meno bottiglie in giro) vuoi per la presenza in strade e piazze delle pattuglia di Polizia di Stato, carabinieri, Guardia di Finanza e polizia municipale. Nessun eccesso particolare da parte dei tantissimi giovani riversati in strada. E l’obiettivo dell’ordinanza era in fin dei conti proprio questo: permettere il divertimento a tutti ma nel pieno rispetto delle regole. "L’ordinanza ha dato i risultati sperati – sottolinea l’assessore alla polizia municipale e sicurezza Gianmarco Medusei – ho fatto un sopralluogo riscontrando migliorie: meno bottiglie sparse in strada e meno gente ubriaca. Anche i locali hanno rispettato gli orari di chiusura".
Resta il problema della quasi inevitabile presenza di assembramenti fra giovani. "Ho visto tanta gente in giro in un tutte le strade e piazze della zona, senza notare comportamenti sopra le righe come invece accaduto nelle scorse settimane. Gli assembramenti? Con così tanti ragazzi in giro diventa paradossale parlare di ‘movida distanziata’. Abbiamo informato i ragazzi sui comportamenti da tenere". E sul futuro della movida, a cominciare dall’ipotesi di uno spostamento su Passeggiata Morin, prende posizione il gruppo consiliare del Pd. "Non vorremmo che con la scusa dell’emergenza l’amministrazione impostasse iniziative destinate a diventare permanenti, creando effetti collaterali dannosi alle attività. Ci riferiamo all’idea di allestire sulla Morin stand occupati da alcuni locali del centro, spostando una parte della “movida” sul lungomare. Un’idea che può portare problemi se costruita con frettolosità. C’è il pericolo di provocare lo spostamento in massa di una grossa fetta dei giovani e diminuire la presenza sulle zone oggi frequentate".
Claudio Masseglia