La Spezia, 13 settembre 2024 – Ruba un marsupio in pieno centro, ma viene immediatamente scoperto e fermato dalla polizia locale spezzina.
La scorsa serata, intorno alle 22.30 circa, un sessantenne spezzino richiamava l’attenzione di una pattuglia appiedata della municipale impiegata nei controlli del centro storico in prossimità del Museo Lia. Il signore ha raccontato di essere stato appena derubato del proprio marsupio di colore nero col logo di una nota marca sportiva stampato di bianco, contenente documenti d’identità, tessera sanitaria e varie carte di pagamento, avvenuto mentre si trovava in un vicino locale in via dei Mille.
L’uomo è riuscito a fornire una precisa descrizione dell’autore del gesto: una persona di etnia nordafricana, con un cappello da baseball di colorazione chiara ed in sella ad una bicicletta.
Gli operatori, si sono messi subito alla ricerca del soggetto e, dopo varie perlustrazioni nelle vie adiacenti al luogo d’evento, hanno rintracciato un uomo corrispondente alla descrizione nei pressi di piazza Garibaldi, che alla vista degli agenti ha iniziato una tanto rocambolesca quanto inutile fuga in sella alla bicicletta, dato che è stato raggiunto poco dopo, in via Pisacane.
Il soggetto è stato riconosciuto dagli agenti in un libico quarantenne, in quanto già noto al Comando della locale per precedenti reati e conseguenti denunce, anche se non aveva al seguito alcun documento valido per l’identificazione, Alla richiesta di chiarimenti sui fatti accaduti in via dei Mille e relativi al furto di un marsupio, ovviamente si è subito dichiarato estraneo.
Tuttavia da un semplice controllo visivo sulla sua persona gli agenti hanno notato un rigonfiamento sotto la maglietta ed una fibbia a scatto tipica di marsupi e zaini che spuntava all’altezza della gola, segno inequivocabile che stesse maldestramente nascondendo qualcosa. A quel punto gli agenti hanno chiesto di mostrare cosa fosse allacciato al proprio collo: l’extracomunitario ha slacciato la fibbia e consegnato il marsupio di colore nero con la scritta bianca perfettamente corrispondente alla descrizione dell’oggetto rubato. All’interno del marsupio è stato trovato esattamente quanto indicato nella querela presentata nel frattempo dal suo proprietario, al quale gli agenti hanno riconsegnato il maltolto negli uffici della caserma di viale Amendola.
Per quanto emerso nel corso dell’attività d’indagine, che riconduceva oltre ogni ragionevole dubbio al soggetto fermato la responsabilità del furto, è stato formalmente identificato e denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di furto aggravato.