"Malaspina a Gnl Italia" Uil contro il Comune

Il sindacato sostiene il progetto della Snam per la chiusura in proprio del cerchio dopo l’Ok della Regione

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La Uil scende in campo per sostenere il proposito di Gnl Italia di acquisire la concessione alla Calata Malaspina per renderla trampolino di lancio delle autocisterne in rotta, sui traghetti ro-ro, per Panigaglia e poi approdo per la meta finale dei mezzi a pieno carico: i distributori di metano per l’autotrazione. "Occorre guardare oltre il pregiudizio" dicono il segretario confederale regionale di Uil Liguria Marco Furletti e il segretario regionale di Uiltec Salvatore Balestrino. "Il territorio e il Paese hanno bisogno di energia, ripresa, sicurezza, sviluppo e lavoro" è la rappresentazione sindacale che muove dalle "garanzie a sufficienza sulla sicurezza dell’operazione". L’ancoraggio è al parere positivo, per l’intervento a Panigaglia, giunto dalla Direzione regionale dei vigili del fuoco. La patata bollente della concessione demaniale è nelle mani dell’Autorità portuale. Il sindaco, il 5 novembre, ha formalizzato il parere negativo alla Malaspina. Il documento votato il 7 dal consiglio comunale lo impegna "a portare avanti ogni iniziativa affinchè non giunga ad approvazione finale il progetto ma sia riconsiderato a Asdp". L’opposizione dà significato estensivo all’orizzonte portuale di approdo. Il nodo è l’esegesi della mozione, oggetto di mediazione. Nel frattempo la Regione ha dato l’intesa al Mite sul progetto "truck loading".

La Uil confida nell’Authority e nella Capitaneria che, per ruolo, dirà la sua sulla sicurezza della navigazione. "Sono enti di controllo e di indirizzo in cui la Uil ripone la massima fiducia".

Il sindacato di via Persio allo stesso tempo sostiene: "Comprendiamo la titubanza della società civile, alcune rivendicazioni sono legittime, avere timore è normale quando il tema sfugge, tuttavia la Uil non comprende la contrarietà del Comune della Spezia. Esprimersi negativamente, significa non aver compreso la portata dell’operazione. Se lo può permettere un’amministrazione che ha il dovere di far crescere il territorio e che ha l’occasione di farlo in sicurezza?, chiedono Marco Furletti e Salvatore Balestrino secondo i quali la paura deve essere accompagnata "fuori dalla porta".