REDAZIONE LA SPEZIA

Lo Spezia debutta al ’Picco’ in A col pubblico Caccia agli ultimi mille biglietti disponibili

Oggi pomeriggio verranno messi in vendita libera i tagliandi non ritirati dai vecchi abbonati, che ieri sera erano un gruzzoletto. I tifosi avranno ancora tempo questa mattina dalle 9 alle 13 allo sportello dello stadio, quindi scatterà l’acquisto su Vivaticket

Ci siamo, il momento tanto atteso è arrivato. Domenica lo Spezia giocherà la sua prima partita in serie A con il pubblico allo stadio ’Picco’. Potrà sembrare strano che questo accada nel secondo campionato delle Aquile in massima serie, ma il covid aveva impedito la riapertura nella passata stagione. Ad onor del vero, alcuni spezzini avevano avuto la possibilità di assistere lo scorso ottobre ad un paio di partite sul campo neutro del ’Manuzzi’ di Cesena, su invito della società. Quando c’era stata l’apertura a mille spettatori.

Dopodomani, invece, ad assistere alla partita Spezia-Udinese ci saranno 5.600 spettatori, troppo pochi per soddisfare la richiesta da ogni angolo della provincia, vale a dire il 50 per cento della capienza attuale dello stadio Picco che è di 11418 spettatori, dopo la realizzazione a tempo di record della nuova curva Piscina, che a pieno regime avrà una capienza di 3176 spettatori.

Appena arrivato l’ok dalla commissione provinciale di vigilanza per i pubblici spettacoli e dalla Lega di serie A, si è scatenata una vera e propria caccia al biglietto.

Lo Spezia ha giustamente deciso non solo di dare la precedenza ai 3138 tifosi che avevano sottoscritto l’abbonamento nella stagione 2019-20, ma anche di regalare loro il biglietto. Pertanto sul circuito Vivaticket sono stati messi in vendita solo i residui 1884 biglietti, che sono andati letteralmente a ruba. Soprattutto quelli della nuova curva Piscina, dove non c’erano vecchi abbonati e ieri mattina erano già terminati. Come si può desumere dalla foto a destra, il nuovo settore anche se dimezzato nella capienza è stato diviso in due: dei 1570 tagliandi disponibili, 970 sono andati agli spezzini (verranno collocati sulla destra, dove sono stati posizionati anche i seggiolini bianchi e neri) e 600 per i tifosi dell’Udinese, che a quanto sembra saranno comunque in numero assai inferiore. Per esattezza sono stati messi a disposizione degli sportivi in totale 2002 biglietti di curva Ferrovia, 1527 di gradinata, 523 di tribuna laterale (gli ultimi a finire ieri pomeriggio) e appunto 1570 della curva Piscina. Non ci sono stati fino ad ora biglietti in vendita libera per il settore distinti, già coperto dai 1527 tagliandi omaggio dei vecchi abbonati.

Ma per chi ancora spera di trovare un biglietto, oggi potrebbe essere un giorno importante. Dopo le due precedenti giornate, oggi dalle 9 alle 13 sarà l’ultima occasione peri vecchi abbonati di ritirare il biglietto omaggio allo stadio. Poi quelli avanzati saranno messi in vendita. Ad ieri sera mancavano all’appello un migliaio di vecchi abbonati. Hanno tempo ancora questa mattina, presentandosi al botteghino del Picco muniti del documento di identità, ma si ipotizza che non tutti lo faranno. Pertanto ci potrà essere una nuova occasione di acquistare i biglietti questo pomeriggio con la vendita libera. Attenzione però, non alla biglietteria dello stadio, bensì on line sul circuito Vivaticket e attraverso i consueti punti vendita convenzionati.

Comunque vada, la certezza è che ci saranno oltre 5mila spettatori a sostenere gli aquilotti, non si arriverà a quota 5600 perché i tifosi dell’Udinese sarannomeno di 600. Una cosa che sicuraente non accadrà nelle due successive partite casalinghe, quandonel giro di quattro giorni arriveranno prima la Juventus, nel turno infrasettimanale di mercoledì 22 settembre alle ore 18,30 e poi il Milan sabato 25 settembre alle ore 20,45. In queste partite sarà certamente pieno anche l settore ospiti e si scatenerà inevitabilmente una nuova caccia al biglietto che coinvolgerà non soloi tifosi delle Aquile, ma anche i numerosi sostenitori di Juventus e Milan che la scorsa stagione, pur giocando contro lo Spezia, avevano dovuto inghiottire il boccone amaro.

Massimo Benedetti