Le voci di Dalila, Giulietta e Didone. Dalla classica all’opera, al musical. Sinfonia alle donne in Sala Dante

Un’iniziativa del Conservatorio, proposta da Coopselios e realizzata nell’ambito del percorso ’Passi leggeri’

Le voci di Dalila, Giulietta e Didone. Dalla classica all’opera, al musical. Sinfonia alle donne in Sala Dante

Le voci di Dalila, Giulietta e Didone. Dalla classica all’opera, al musical. Sinfonia alle donne in Sala Dante

Il tema è sempre sulla cresta dell’onda, spinto soprattutto dall’emergenza che non accenna a finire e da casi di risonanza nazionale, capaci di colpire le coscienze e l’immaginario collettivo. Ma non sono solo vittime, anzi. Spesso sono volitive, rivoluzionarie, capaci di ribellarsi e rompere gli stereotipi. È questo uno dei messaggi veicolati a ’Donne’, l’evento in programma domani, martedì 9 aprile, alle 17 in sala Dante, in via Ugo Bassi 4 alla Spezia, curato dal conservatorio ’Puccini’.

Una lunga selezione di brani musicali stilata dalla professoressa Patrizia Cigna celebrerà il mondo in rosa e sensibilizzerà i partecipanti contro la violenza di genere, a favore del centro antiviolenza Irene, nell’ambito del progetto ’Passi leggeri’ finanziato dal Comune della Spezia per le attività di supporto alla struttura nel biennio 2023-24. Parleranno Dalila, Giulietta, Didone e molte altre, voci che risuoneranno attraverso le musiche dei grandi della lirica e dell’opera, fino a spaziare al musical: a interpretarle, Sofia Borraccino e Irene Giari (soprani), Enrica Rouby (mezzosoprano), Ruan Qinghong (tenore), Wy Yangru e Giuseppe Bruno (pianoforte), Nicolò Accarpio (chitarra), con la partecipazione della professoressa Cigna.

Sensibilizzare la cittadinanza sul tema della violenza di genere, rendere i giovani sempre più consapevoli del fenomeno e favorire il rispetto delle loro relazioni, rafforzare la rete dei servizi che si occupano dell’argomento i propositi. "Uno spettacolo con 14 pezzi di musica cantati da uomini e donne – spiega il maestro Bruno, direttore del conservatorio Puccini –, preparati da una docente femmina e intercalati con la lettura di testi bellissimi e forti a cura di Susanna Sturlese. Lavoriamo anche nel sociale e questo evento rientra nel nostro impegno, che si sviluppa anche con il Don Gnocchi: ci è stato proposto da Coopselios, con cui abbiamo una convenzione e un memorandum finalizzato a partecipare a bandi insieme, lo abbiamo realizzato coinvolgendo le varie parti, a partire dal centro Irene e abbiamo curato la sua ideazione, collaborando con il direttore dell’area ligure Riccardo Rampado: per noi è importante che la donna non venga raccontata solo come vittima. Ad esempio, fra le nostre protagoniste femminili, c’è la serva che fa una rivendicazione sindacale ante litteram, dichiarandosi stufa di dover obbedire a chi ne sa meno di lei". Susanna Sturlese, che da anni si dedica alla battaglia contro la violenza sulle donne tramite l’arte della recitazione. "Ho scelto autrici di epoca moderna e contemporanea, dando voce ad autrici come Aleramo, Dickinson, Woolf, che scrivevano delle donne per le donne. Mi faccio loro portavoce. Ma non solo. Attraverso il mio corpo voglio mettere alla portata di tutti un argomento così brutto, che spesso non sappiamo da che parte prendere. Sensibilizzare, far cambiare idea. Sono molto contenta di fare questo spettacolo, coinvolgendo artisti giovani".

Chiara Tenca