Sarà come sempre in prima linea ad assistere chi ha bisogno. Tra le istituzioni che saranno impegnate nella macchina dell’assistenza e dell’accoglienza, non poteva mancare la Caritas diocesana della Spezia, guidata da don Luca Palei (nella foto). L’associazione sarà molto probabilmente impegnata nella consegna di pasti e abbigliamento ai migranti, nell’attività di assistenza e, soprattutto, nella mediazione culturale: un ponte linguistico necessario per il primo contatto tra le persone appena sbarcate e le istituzioni. "Quanto vuoi ricevere per te, fallo per primo. Se noi fossimo migranti vorremmo essere accolti da fratelli – dice don Luca Palei, direttore della Caritas diocesana spezzina –. La Caritas, sull’esempio del buon Samaritano, si fa prossima ad ogni fratello e sorella, perché essere poveri non è una colpa, e giorno e notte siamo in donazione per gli ultimi degli ultimi". La Caritas spezzina, anche grazie all’infaticabile lavoro di centinaia di volontari, è da sempre in prima linea nel fronteggiare situazioni di fragilità e di povertà, e da anni gestisce anche strutture di accoglienza per migranti.