In provincia un’impresa su sei non trova personale da assumere

Menchelli di Confartigianato: "C’è da fare di informazione nelle scuole e occorre più efficacia nel formare"

Un’impresa su sei, alla Spezia, nel 2022, pur volendo assumere non è riuscita a soddisfare questo bisogno a causa di carenza di personale adeguato alle proprie esigenze. Molteplici sono i fattori da indagare per comprendere appieno questo fenomeno e un’unica ricetta valida per migliorare la situazione non esiste. I problemi che hanno determinato la crisi del mercato del lavoro e il mancato incontro tra domanda e offerta sono molti, ma di sicuro associazioni ed enti del settore sono concordi sull’importanza di lavorare sull’orientamento al lavoro dei giovani e sulla necessità di spingere l’acceleratore sulla formazione specializzata.

La pensa così Marco Casarino, (nella foto) segretario generale della Camera di Commercio che chiarisce: "Il tema di fondo è migliorare le politiche di incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Da questo punto di vista le camere di commercio potrebbero avere un ruolo importante perché sono enti per loro natura di cerniera tra mondo dell’impresa e quello del lavoro". Gli fa eco Giuseppe Menchelli, direttore di Confartigianato La Spezia: "C’è da svolgere un lavoro di informazione nelle scuole, che noi di Confartigianato abbiamo già iniziato, per far capire che ci sono attività degne di essere svolte e che danno tante soddisfazioni e bisogna essere più efficaci nella formazione, più immediati".

Il tema della formazione specializzata è caro anche al mondo delle imprese. Fiammetta Gemmi proprietaria della pasticceria Gemmi e del ristorante il Loggiato avanza delle ipotesi: "Ci vorrebbero corsi formativi o incentivi da parte del governo. Con un aiuto, uno sgravio contributivo sulle aziende, un ragazzo, in busta paga, potrebbe trovarsi una cifra più interessante che potrebbe compensare quelli che sono i sacrifici che deve sostenere per svolgere questo lavoro. Ma rimango e dell’idea che per lavorare in questi ambiti la partecipazione emozionale è importante. Poi bisogna garantire a un ragazzo anche un percorso lavorativo piuttosto lungo, in modo che il suo impegno lo veda finalizzato a qualcosa".