L’ospedale San Nicolò si prepara per i lavori di ristrutturazione e il sindaco Luca Del Bello, illustrando i servizi garantiti, manifesta anche perplessità sui tagli del Pnrr ai finanziamenti e auspica che la situazione si chiarisca prima dell’apertura del cantiere. "Come ho spiegato al consiglio comunale nel corso della seduta di martedì 19 marzo – dichiara Del Bello – alla quale hanno assistito numerosi levantesi e personale che opera all’interno del San Nicolò, dai costanti colloqui intercorsi con la direzione dell’Asl 5, ho avuto la garanzia sulla logistica prevista per consentire l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione dell’edificio". E sarà la seguente. "All’interno del presidio ospedaliero rimarranno il Primo intervento, la guardia medica, il punto prelievi, la dialisi, le ecografie, le cure domiciliari e infermieristiche, la sala per la donazione di sangue e plasma gestita dall’Avis e buona parte degli ambulatori, mentre l’ospedale di comunità vi rimarrà fino a luglio. Casa Santa Marta, la struttura del Gisal situata in località Le Ghiare, ospiterà il servizio di vaccinazione dei bimbi fino a tre anni, un ambulatorio di fisiatra, un fisioterapista e la palestra per le attività di riabilitazione motoria. Al piano terra del palazzo comunale, in piazza Cavour, troveranno posto il Cup, gli uffici amministrativi e altri due ambulatori". Il primo cittadino poi, come deciso dal consiglio comunale, ha chiesto al direttore generale dell’Asl 5 di intervenire alla prossima seduta del consiglio per chiarire direttamente tutti gli aspetti legati ai lavori e comunicare eventuali aggiornamenti sulla tempistica. "E quella sarà anche l’occasione per avere informazioni più dettagliate sulle eventuali ripercussioni che potrà avere sulla ristrutturazione dell’edificio di Levanto la cancellazione di risorse già assegnate dal Pnrr alle Regioni (alla Liguria si prefigurano 35 milioni di euro in meno) per la sicurezza sismica ospedaliera, una decisione che abbiamo appreso nei giorni scorsi". Del Bello fa riferimento ad un’affermazione dell’assessore regionale alla Sanità. "Rispondendo ad un’interrogazione in consiglio regionale, l’assessore Angelo Gratarola, ha infatti assicurato che ‘essendo tutti gli interventi già contrattualizzati per l’esecuzione delle progettazioni e/o l’esecuzione dei lavori, dovrà essere garantita la continuità di finanziamento mediante l’utilizzo di risorse ex articolo 20 L. 67/1988 ad oggi disponibili oppure mediante l’utilizzo di risorse alternative e/o aggiuntive messa a disposizione dal Governo in accoglimento della richiesta formulata dalle Regioni’. Quindi, prendiamo atto delle sue rassicurazioni, ma poiché siamo ormai a ridosso dell’apertura del cantiere, crediamo sia opportuno che Regione e Asl 5 forniscano garanzie sul fatto che le opere dispongono della liquidità indispensabile perché la ditta dia effettivamente l’avvio ai lavori".
CronacaIl San Nicolò sotto i ferri. Ecco i servizi garantiti: "Chiarezza sui tagli al Pnrr"