
Dall’incrocio delle rotte con ‘Marelibera’ alla vetrina prenatalizia. Così la mostra su 40 anni di vela solidale nel golfo promossa dal Cantiere della Memoria in corso di svolgimento, fino al 7 dicembre, nel piccolo museo della marineria nel porto antico delle Grazie. Lì, attraverso un serie di pannelli con foto e didascalie, sono raccontare le esperienze che si sono succedute dal 1983 ad oggi. La ricerca (con raccolta di testimonianze e ripescaggio di articoli de ‘La Nazione’) ha colto gli elementi pionieristici del fenomeno e i suoi sviluppi, passati dall’impulso fondamentale dato, anche a livello nazionale, dall’associazione La Nave di Carta (fondata nel 1998) che quest’anno ha organizzato ‘Marelibera’, il grande festival della vela solidale.
Lo studio costituisce ora un riferimento utile per una lettura del Golfo della Spezia come crocevia della solidarietà tra passato, presente e futuro, oltreché ‘capitale’ della produzione dei superyacht. "Dopo 70 mostre su varie storie di mare dall’inaugurazione del Cantiere della Memoria nel 2016 ad oggi, questa sulle esperienze di vela solidale è stata particolarmente sentita, anche per l’effetto indotto di aver ritessuto vecchie amicizie. La ricerca dà atto dell’impegno di numerose associazioni del territorio a farsi portatrici del sogno e del bene che può arrecare l’andar per mare a persone che hanno difficoltà" afferma con orgoglio Corrado Ricci che, fondatore del polo culturale salmastro con moglie Jole Rosa, ha curato la mostra insieme al photovideomaker Roberto Celi. L’elenco delle esperienze rivisitate è lungo: in ordine temporale, oltre a quella de La Nave di Carta, ci sono quelle di Lega Navale, Exodus, Vele senza frontiere, Marinai del deserto, Circolo velico della Spezia, Tender To Nave Italia, Spirito di Stella, Hsa, Quinto Remo, Vela Tradizionale, Colori nel vento-progetto Homerus, Goletta Children, Live on the Sea, Per il Mare, Amici dell’isola del Tino e Save The Children. Per visite guidate telefonare al 340 5579811.
m. magi