REDAZIONE LA SPEZIA

‘Grande umanità alla Rsa Cabrini’

La nostra lettrice Donatella Colombo racconta in una lettera la sua positiva esperienza con una Rsa. "Ho deciso di scrivere queste righe perché sono convinta che condividere esperienze sia di fondamentale aiuto soprattutto in situazioni che coinvolgono soggetti fragili e le loro famiglie. Voglio parlare di una struttura situata a Pontremoli, mi riferisco al Cabrini che potrei definire pensionato, casa di riposo, di soggiorno o una alternativa alla famiglia di origine. In questa struttura dal settembre 2018 è accolta la mia prozia, ad oggi 98 anni, in attesa di festeggiare a luglio il prossimo compleanno. Sono passati quasi 5 anni e mai un motivo per trovare qualcosa che non andasse. Prima di allora abbiamo affrontato un vero pellegrinaggio in altre strutture ma ogni volta cocenti delusioni, soprattutto sotto l’aspetto umano. La distanza ci ha da subito spaventati ma il tempo ha fugato ogni paura. Durante i primi due anni era possibile accedere alla struttura in qualunque ora e giorno della settimana. Anche durante la pandemia, nonostante l’impossibilità di ingresso, tutto il personale si è prodigato per alleviare questa separazione con videochiamate o rassicurazioni telefoniche quando necessario e, la lucidità eccezionale della zia con la quale ci sentivamo telefonicamente ogni giorno, ce lo confermava. Quando finalmente, con tutte le precauzioni, è stato possibile tornare a vedersi di persona, abbiamo trovato la zia per nulla provata, anzi. Vorrei aggiungere che la differenza sostanziale della struttura la fa il personale, ad ogni livello senza eccezione alcuna. Per ciò che concerne la struttura, le camere confortevoli, i grandi saloni, i lunghi corridoi per passeggiare e gli spazi per le attività ludiche rendono piacevole il permanere. Non ultimo il bellissimo parco esterno dove gli ospiti possono ascoltare musica, giocare a carte e far merenda gustando un gelato. Ancora un grazie di cuore e sincero al personale del Cabrini che, in un momento in cui la cronaca riferisce solo di violenze sugli anziani, ha messo in luce il lato umano più bello, nobile e difficile della loro professione".