"Giusto ripristinare la legalità, ma c’è anche un problema sociale"

Firmata da Camera del lavoro e Sunia, nota sostiene che lo sgombero degli alloggi occupati abusivamente è una questione di legalità ma anche di problemi sociali e civili. Necessario capire perché famiglie hanno occupato abusivamente e attivare sostegno, ma anche affrontare negligenze, sottovalutazioni e disinteresse. Bisogno di nuove case popolari.

"Condividiamo il ripristino della legalità conseguente allo sgombero degli alloggi popolari occupati abusivamente. Alloggi che in tal modo possono tornare disponibili per essere assegnati a famiglie che da anni sono legalmente in graduatoria e pazientemente in attesa di assegnazione. Ma detto questo non siamo d’accordo che l’amministrazione comunale riduca tutto a problemi di ordine pubblico". A firmare la nota sono il segretario generale della Camera del lavoro Luca Comiti e il commissario straordinario del Sunia Franco Bravo, che argomentano: "Innanzitutto occorre capire perché e come queste famiglie sono giunte a compiere questa azione, renderle consapevoli che dovranno rispondere dell’atto illegale commesso e nel contempo attivare per i casi che lo richiedono il sostegno necessario attraverso i servizi sociali e di quanti agiscono in aiuto alle famiglie in difficoltà. C’è un problema di legalità ma c’è soprattutto un problema sociale e civile che va affrontato. E ci sono anche negligenze, sottovalutazioni e disinteresse che non possono essere taciute e che riguardano chi nel libero mercato della locazione non è in grado di pagare gli attuali affitti, il fatto che non si trovano case in affitto, che c’è una proliferazione incontrollata e quindi fuori da ogni programmazione delle locazioni brevi. Tutto questo suggerisce che c’è un gran bisogno di nuove case popolari. Di un nuovo piano casa".