ELENA SACCHELLI
Cronaca

Frutti di mare avariati, almeno venti intossicati

L’Asl apre un’indagine e ordina lo stop alla raccolta di molluschi dalla diga

Una corsia d'ospedale (foto repertorio Ansa)

Una corsia d'ospedale (foto repertorio Ansa)

La Spezia, 7 maggio 2024 – Non è ancora possibile determinare con certezza il numero esatto di persone colpite dall’intossicazione alimentare che, con ogni probabilità, è stata causata dall’ingerimento di frutti di mare crudi appartenenti allo stesso lotto. Vomito, nausea e dissenteria i principali sintomi gastroenterici riportati dalla persona arrivata l’altro giorno al pronto soccorso spezzino, che hanno spinto il personale sanitario a segnalare immediatamente il caso al dipartimento di Prevenzione e igiene degli alimenti, guidato dal dottor Mino Orlandi. Difficile come detto quantificare i casi di intossicazione, dal momento che all’episodio riscontrato al Pronto soccorso va aggiunto chi, dopo aver riportato sintomi gastroenterici, si è rivolto al proprio medico di base. Ma stando a quanto riferito da Asl 5, sarebbero sicuramente almeno una ventina i cittadini che nelle ore scorse hanno dovuto fare i conti con i sintomi di intossicazione alimentare. In base a quanto previsto dal protocollo in questi casi, è stata quindi aperta subito un’indagine epidemiologica che, come specificato dalla direzione generale di Asl 5, "consiste nell’anamnesi del soggetto colpito da gastroenterite per capire se questa possa essere o meno legata dall’ingerimento di alimenti". Dopo essere risaliti e aver recuperato i mitili provenienti da quel preciso lotto, i risultati delle analisi hanno riscontrato l’infettività dei molluschi. Dalle analisi effettuate sino alla tarda mattinata di lunedì sembrerebbe che l’infettività sia circoscritta alle sole ostriche.

La partita di molluschi, in parte distribuita in un ristorante e in parte sugli scaffali di supermercati dello spezzino, è stata quindi subito ritirato dal commercio. Non solo: per effettuare maggiori verifiche il dipartimento di igiene e prevenzione degli alimenti, ha emesso un’ordinanza che stabilisce la sospensione temporanea e cautelativa della raccolta dei molluschi bivalvi provenienti dalla zona Diga forense Levante esterna. Sembra escluso che la causa dell’infettività possa essere correlata a qualche fenomeno di alterazione avvenuto in mare, anche perché in quello stesso punto sono presenti diversi vivai. E proprio perché gli altri produttori che hanno raccolto, trattato e commercializzato i mitili, non hanno avuto le stesse problematiche, sembra sempre più chiaro che l’episodio sia circoscritto a quell’unico lotto già ritirato dal commercio.