Finito il boom post-Covid. Flessione nelle presenze: "Colpa dei nostri prezzi e delle tariffe dei treni"

Duro j’accuse di Eugenio Bordoni titolare di Arbaspàa. "Il calo? Prevedibile". La Via dell’Amore? "Ci costringe a procedure complicate e farraginose". .

Finito il boom post-Covid. Flessione nelle presenze: "Colpa dei nostri prezzi e delle tariffe dei treni"

A sinistra, l’arrivo di turisti al Terminal crociere; a destra l’attesa del treno alle Cinque Terre (foto d’archivio)

Lo dice senza troppi peli sulla lingua a costo magari di attirarsi critiche da qualche collega: il calo nelle presenze alle Cinque Terre è dovuto anche "a una politica di rincari nei prezzi adottata nel settore ricettività a ristorazione, che non ha tenuto conto della situazione economica generale". Non c’è ovviamente solo il problema-prezzi dietro il minor numero di presenze registrate alle Cinque Terre, quanto una serie di concause che hanno comunque portato "a dati inferiori rispetto al 2022 e 2023 – dice Eugenio Bordoni tour operator titolare di Arbaspàa– peraltro prevedibile per quanto mi riguarda". Presto spiegato il perchè di un’analisi al ribasso. Nel 2020 c’è stato il Covid, l’estate 2021 ha risentito ancora delle restrizioni "quindi 2022 e 2023 – prosegue Bordoni – sono stato gli anni in cui la gente si è sentita finalmente libera e aveva una gran voglia di muoversi dopo mesi e mesi passati in casa o con limitazioni negli spostamenti. Inoltre in quei due anni è stato registrato un surplus nei risparmi degli italiani, soldi spesi nel turismo con la conseguenza di avere due stagioni estremamente positive ma con dati in qualche modo ’alterati’ dalla situazione post-Covid".

Ecco perchè Bordoni dopo due estati così positive si aspettava una contrazione nelle presenze in un po’ tutta la provincia. A questo si aggiunge "anche la nuova tariffazione dei treni Cinque Terre Express" già al centro dei proteste e polemiche da parte degli operatori del settore e dei turisti, costretti a spendere cifre ben più alte rispetto all’anno scorso anche solo per fare pochi chilometri fra due stazioni delle Cinque Terre. "In tanti hanno rinunciato alla vacanza – prosegue Bordoni che lancia la stoccata a chi nel settore turistico ricettivo – ha continuato una politica di prezzi poco affine alla situazione economica attuale". A conti fatti il ’segno meno’ nelle presenze si attesta fra il 7 e il 10% "va calcolata inoltre una considerevole fetta di emersione del ’nero’ nella ricettività che negli anni passati non veniva calcolata nei dati ufficiali".

Arrivano critiche anche alla Via dell’Amore fresca di inaugurazione soprattutto per quanto riguarda le procedure di prenotazione e accesso al sentiero. "C’è un forte malcontento fra gli operatori turistici costretti a un surplus di burocrazia per le procedure di creazione della carta da consegnare ai clienti, difficoltà in più soprattutto per le piccole strutture a conduzione familiare". E fanno storgere il naso anche i numeri legati alle prenotazioni per l’accesso al nuovo percorso. "Si parla di quasi 11mila prenotazioni ma facendo bene i conti si tratta di 160 presenze l’ora quando il tetto fissato è di 400... Certo il grande caldo dei giorni scorsi ha influito, ma punterei il dito piuttosto sulle procedure farraginose per registrarsi e prenotare. Non capisco le necessità di aggiungere al sito del Parco una seconda piattaforma digitale dove gli operatori turistici devono intervenire per create la ’card’ da dare ai clienti. E’ una procedura tortuosa, da sistemare e semplificare"

Claudio Masseglia