REDAZIONE LA SPEZIA

Due soli incroci con i calabresi a La Spezia, nella notte dei tempi: il 'giallo' della partita prima annullata e poi giocata

Lo Spezia affronta il Catanzaro in una partita carica di tensioni, che si conclude con uno 0-0 che non aiuta nessuna delle due squadre. La sfida ha un precedente datato 1933, con retrocessioni neutralizzate per allargamento dei quadri.

Appena due, molto datati, entrambi in B, i precedenti dello Spezia con il Catanzaro, allora Catanzarese. Il primo è lo 0-0 del 29 ottobre 1933, in un campionato diviso in due gironi di tredici squadre secondo la logica Ovest-Est, con una poule finale riservata alle prime tre di ogni girone. Non fu il caso né dei calabresi, né degli spezzini, appaiati a metà classifica, con retrocessioni neutralizzate per allargamento dei quadri. Dirottati i giallorossi nel girone Est, la sfida ritornò nel 1936-37, stavolta a girone unico, con lo Spezia a fare a lungo corsa di testa. Il 4 aprile 1937 le chances di salire in A non erano tramontate del tutto, anche se la sconfitta interna con l’Atalanta in febbraio aveva spostato gli equilibri.

La Catanzarese pochi giorni prima aveva annunciato il ritiro dal campionato per difficoltà economiche e lo Spezia, che si trovava in ritiro a Taormina dopo aver affrontato il Palermo la domenica prima, prese atto e smobilitò, salvo poi essere avvisato di presentarsi in Calabria dopo l’intervento del federale locale. La società chiese un indennizzo che gli fu negato, per cui la partita si caricò di grandi tensioni, in campo e fuori, con la squadra assediata all’uscita. La battaglia finì con uno 0-0 che non aiutò i locali, retrocessi a fine stagione, ma soprattutto danneggiò il tentativo di rimonta dei bianchi.

Mirco Giorgi