Due bimbi in salvo nella villetta dell’orrore. Chiusi in bagno per non vedere il massacro

In casa al momento del dramma c’era anche la nuova compagna di Erroum col figlio: è stata lei a nascondere i due piccoli quando è scoppiata la lite furibonda. Dalla Sardegna arrivati i genitori della vittima: chiederanno l’affidamento del nipotino

Delitto a Castelnuovo Magra

Delitto a Castelnuovo Magra

Castelnuovo Magra (La Spezia), 15 giugno 2021 - Emergono nuovi drammatici particolari nella tragedia che si è consumata sabato pomeriggio in via Baccanella a Castelnuovo Magra, dove Alessandra Piga, 25 anni, mamma di un bimbo di due anni, è stata uccisa dal marito Yassine Erroum, 30 anni, padre del bimbo. La ragazza è stata colpita in tutto il corpo da almeno 10 coltellate, fino all’ultimo fendente, fatale, alla gola. In casa al momento del dramma c’erano due bambini in tenera età e non uno solo come emerso in un primo momento: il figlio della coppia e un altro.

Dinamica

Alla ricostruzione di quanto accaduto si aggiungono dettagli. Alessandra è entrata nell’abitazione che fino a pochi mesi fa aveva condiviso col marito alle 15.30. L’amica che l’accompagnava è rimasta in auto. In quel momento Erroum non era solo: c’era infatti un’altra giovane, originaria di Carrara, con cui, dopo la separazione di fatto dalla moglie, trasferitasi da alcuni mesi a Carrara da una amica, aveva allacciato un rapporto affettivo. In casa con loro c’era il bimbo della nuova compagna, che pare avesse un buon rapporto con Alessandra.

Lite

Secondo quanto emerso, fra marito e moglie c’è stata una violenta discussione. Erroum sosteneva di essere molto affezionato al figlio e di volerlo vedere più spesso, per questo chiedeva con insistenza che la moglie lo portasse da lui. Su quanto accaduto in quei momenti viene mantenuto il più stretto riserbo, anche se è probabile che siano volate parole grosse. Un litigio furibondo fra i coniugi che ha allarmato l’altra ragazza, unica testimone. A quel punto la giovane, vista la piega che stavano prendendo la lite, le urla e le minacce erano sempre più forti, ha portato in salvo i due bambini, chiudendosi con loro in bagno. In questo modo è riuscita a salvaguardare e proteggere i due piccoli, che non hanno assistito all’omicidio e sono usciti incolumi da quella situazione.

Aggressione

 Alessandra ha cercato di fronteggiare la rabbia incontenibile del marito, ormai fuori di sè, finchè lui ha afferrato un coltello da cucina, con la lama larga tre centimetri. Erroum ha iniziato a colpire con furia inaudita Alessandra, almeno 10 volte, mentre lei ha cercato di difendersi e di scappare, come testimoniano le tracce di sangue sparse in tutte le stanze della villetta. Una difesa strenua quanto inutile. Agli occhi di forze dell’ordine e soccorritori si è presentata una scena agghiacciante. Erroum si è poi è barricato in camera finchè non è stato catturato dai carabinieri che hanno sfondato il portone d’ingresso. Gli uomini dell’Arma stanno ancora effettuando una serie di riscontri: le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Alessandra Conforti, si stanno sviluppando a 360 gradi proprio per aver un quadro completo della situazione e ricostruire quella terribile tragedia in tutti i suoi particolari.

Autopsia

L’autopsia sulla salma di Alessandra che avrebbe dovuto svolgersi oggi è stata rinviata almeno di un paio di giorni, per consentire all’avvocato della famiglia della vittima e a quello dell’omicida di nominare consulenti di parte titolati ad assistere all’esame che sarà eseguito dall’anatomopatologa Susanna Gamba. Erroum ha nominato come suo avvocato di fiducia Riccardo Balatri che è già stato ieri pomeriggio a trovarlo all’ospedale Noa di Massa, dove l’omicida è ricoverato da sabato, piantonato dai carabinieri. Attesa fra la tarda serata di ieri e stamani una decisione dei medici riguardo le sue dimessioni, per essere sottoposto all’interrogatorio di garanzia.

Famiglia

Nel frattempo da Maracalagonis (Cagliari) sono arrivati a Castelnuovo i genitori di Alessandra, il padre Giulio, finanziere ora in pensione, e la madre Daniela: una famiglia molto stimata, senza più lacrime per la morte terribile della loro unica figlia, che tornerà nella sua terra d’origine per l’ultimo viaggio. Sono orientati a chiedere l’affidamento del nipotino che ora si trova in una casa protetta: la decisione in casi di questo tipo spetta però al tribunale dei minori di Genova.

Carlo Galazzo