
Il presidente della Liguria, Giovanni Toti
Genova, 29 febbraio 2020 - Salgono a 46 le persone contagiate dal virus Covid-19 in Liguria, quasi tutti del cluster di Alassio. Ma 24 di questi sono stati trasferiti nella regione di residenza, in Piemonte. Dopo l’emergenza dei giorni scorsi, la situazione è sotto controllo, come affermato più volte anche ieri dal governatore regionale, Giovanni Toti. "Rimaniamo su livelli di contagio basso, e soprattutto con casi tutti tracciati. Attendiamo l’esito di 3 tamponi in corso, tutti provenienti da contatto con il caso della Spezia. La situazione è sotto controllo, e la buona notizia è che i venti soggetti positivi rimasti sul territorio ligure sono tutti individuati e tracciati, si tratta del caso spezzino e del ‘cluster’ di Alassio. Questo fa la differenza ed è merito del grandissimo lavoro di mappatura fatto dai nostri professionisti".
I due nuovi casi che hanno portato il bilancio da 44 a 46 coinvolgono il cluster di Alassio e Imperia. Lo spiegano il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l'assessore regionale alla Sanità Sonia Viale oggi pomeriggio nel punto stampa sull'epidemia di coronavirus. Un nuovo caso riguarda la provincia di Imperia, una persona proveniente dalla zona rossa lombarda già in sorveglianza attiva a San Lorenzo al Mare e ora ricoverata all'ospedale di Sanremo, uno a La Spezia e 44 dal focolaio degli alberghi di Alassio. Al momento nessun caso interessa la Città metropolitana di Genova.
Rimangono invece in sorveglianza attiva 514 persone: 30 nel territorio Imperiese, 235 nel Savonese, 59 a Genova e 45 nel Tigullio, mentre sono 145 nello Spezzino le persone interessate dalla sorveglianza attiva nelle proprie abitazioni mentre il dato di ieri fornito sempre dalla Regioni era di 217. Sulla via della risoluzione, nel Ponente, ligure, la vicenda dei turisti ospitati da giorni nelle strutture ricettive di Alassio.
«Tra i tamponi risultati positivi nei nostri laboratori – ha aggiunto il presidente Toti – ci sono anche quelli relativi a 24 persone partite per il Piemonte, trasferiti in modo sicuro e ordinato. Sono partiti per il Piemonte anche quattro pazienti, tutti over 65, dimessi dall’ospedale Policlinico San Martino perché in buone condizioni di salute. Sono ancora ricoverati al San Martino 4 pazienti, riconducibili al ‘cluster’ di Alassio". Ora, nei due alberghi di Alassio, oltre ai dipendenti rimangono i cittadini lombardi provenienti da Castiglione d’Adda: "L’obiettivo finale è quella di alleggerire l’albergo fino a svuotarlo, se ci saranno le condizioni indispensabili per poterlo fare", rimarca l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone.
Nel frattempo, Toti ha chiesto al ministro della Sanità un tavolo di confronto con i tecnici dell’Istituto superiore di Sanità affinché vengano individuate le linee guida per un eventuale affievolimento delle misure introdotte domenica scorsa con l’ordinanza di protezione civile. Ogni decisione, compresa quella sulla riapertura delle scuole, è attesa domani. "Cercheremo di essere il più possibile oggettivi. È interesse di tutti tornare alla normalità ma anche evitare aumento dei contagi" ha detto Toti, mentre l’assessore alla Sanità, Sonia Viale, ha sciolto i dubbi sul certificato medico che da giorni alimentavano i genitori in vista di un possibile ritorno a scuola: non servirà alcun certificato se, nella settimana tra il 17 e i l 21 febbraio, le assenze erano già state comunicate alla scuola per motivi diversi da malattia. L’assenza per malattia va considerata limitatamente ai giorni di frequenza scolastica: da lunedì a venerdì. Il certificato medico non è necessario se l’assenza è riferibile al solo periodo di chiusura della scuola prevista dall’ordinanza. Nel caso in cui, precedentemente alla chiusura della scuola per ordinanza, l’alunno fosse già assente, il certificato medico è obbligatorio solo se la famiglia non aveva già comunicato l’assenza per motivi differenti da malattia, come settimana bianca, vaccinazione, motivi familiari, visite programmate. © RIPRODUZIONE RISERVATA