Commercianti luci e ombre "Tagliati fuori: che beffa"

Nessun ‘giro libero’ ma percorsi studiati per i viaggiatori della Costa. Un assaggio della cucina ligure con la degustazione da ‘Pane Tulipani’

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di Ginevra Masciullo

Sembra lontana l’epoca pre-Covid in cui ci stavamo abituando a sentir parlare diverse lingue nelle vie del centro. Prima del 2020, la città in primavera si riempiva di persone in pantaloni corti, scarpe da trekking e cappelli di paglia: l’approdo delle crociere era facilmente identificabile. Poi l’arrivo della pandemia ha bloccato tutto, fino a ieri col ritorno delle navi da crociera a Spezia. Un piccolo ma significativo passo verso quel ritorno alla normalità che tutti aspettano con impazienza, dopo oltre un anno di restrizioni, difficoltà e disagi. Gli arrivi con Costa Smeralda ci sono stati, ma in numero limitato e meno evidenti. Gli accordi per il turismo croceristico prevedono visite di gruppo guidate in città, con la visita del Museo Tecnico Navale e una degustazione di prodotti tipici. Il ridotto numero di turisti percorre quindi le strade della città, ma senza poter girare in ordine sparso. Questo aspetto lascia un po’ interdetti i negozianti che non potranno quindi direttamente avere a che fare con i turisti. Lucia Polverini, del negozio Pretty, spiega: "Sicuramente per noi è un disagio: una sola persona che entra a comprare una maglia non penso rappresenti un problema enorme, tuttavia se i protocolli di sicurezza prevedono queste limitazioni, non possiamo fare altro che accettarle". Dello stesso avviso anche Sonia Di Pizzo, del negozio Il Dolce Angolo, che sottolinea. "Le linee guida sono queste e ci adeguiamo, però bisogna dire che questo tipo di turismo non è molto utile al tessuto economico della città, non credo che queste modalità incoraggino il turista a tornare". L’impossibilità di muoversi liberamente (solo su percorsi pre-organizzati con le guide turistiche) potrebbe rappresentare una difficoltà anche per i croceristi, specialmente in caso di necessità. A mettere l’accento su questo aspetto è Marcello Baldini, del negozio di elettronica e telefonia Fratelli Baldini, che afferma. "Fino agli anni passati ci capitava di vendere ai turisti adattatori o caricatori per i dispositivi: non rimanevano nel negozio più di qualche minuto, le norme di sicurezza le conosciamo tutti e ormai ci siamo abituati a rispettarle. Speriamo che il passo successivo sia permettere ai viaggiatori di accedere agli esercizi commerciali". Non ci sarà quindi la piena libertà di girare per la città, ma ai croceristi non mancherà un assaggio della cucina ligure. Nello D’Angelo, della friggitoria Pane Tulipani, grazie ad un accordo con Costa Crociere, si occuperà di organizzare una degustazione per i visitatori.

"Proponiamo ai gruppi un assaggio di panizza, tipica specialità ligure, nel cono da asporto, accompagnata da un vino delle Cinque Terre. È importante far conoscere i prodotti del territorio e promuovere la loro qualità". Un tour guidato della città, una visita al Museo Tecnico Navale e uno spuntino ligure, così i turisti hanno avuto modo di conoscere alcune peculiarità della città. Un primo passo che riconferma una vocazione turistica che ha ancora bisogno di tempo per tornare a pieno regime.