
Carte collezionabili, la mania dilaga E il ’Baruz Card’ sbarca in edicola
di Marco Magi
È al primo posto nella categoria dei negozi di giochi da tavolo su Trust Pilot, cinque stelle nelle sue oltre 350 recensioni. Ne ha fatta di strada Marco Baruzzo e il suo baruzcard.it da quando, sulle nostre colonne, 6 mesi fa, aveva raccontato la sua storia. Lui che, con il costo della vita in aumento e lo stipendio da informatico ad... arrancare, prima ha iniziato ad arrotondare vendendo le proprie carte da gioco collezionabili, poi a cercare i fornitori. Da cosa nasce cosa. "Dalle carte usate, sono passato alle nuove – spiega Marco – vendendo su Facebook, poi su Ebay e Amazon, fino ad avere un e-commerce". Ecco quindi BaruZcard e l’articolo su ‘La Nazione’. "Dove ho spiegato che ambivo ad aprire un negozio fisico – prosegue – . Subito dopo sono stato contattato da Massimo Calderari, titolare dell’edicola di piazza Beverini alla Spezia. Da lì è nata l’idea di un Baruz Point nel suo esercizio, dove la gente potesse ritirare gli ordini e trovare anche gadget in vendita. Un plus per lui, con dei prodotti particolari, e per me una nuova opportunità". Una sorta di test, per entrambi. "Il mio desiderio sarà creare tanti Baruz Point sparsi per il territorio, sebbene sia complicato trovare persone in cui riporre completa fiducia". Ma avere un locale interamente dedicato non è più comunque un suo obiettivo. "Almeno non è un progetto da concludere a breve termine. Il mio programma è di collaborare con dei centri sportivi dove cominciare a disputare i tornei con le carte. Innanzitutto ad Arcola, dove abito". Le carte più richieste sono quelle dei Pokemon e gli appassionati dell’universo tcg sono eterogenei. "Senza dubbio. La mia clientela va dai 5 ai 60 anni. Si distinguono tra quelli a cui piace sfogliare le carte, a chi vuol collezionarle e a chi le vuole rivenderle. Un range ampio, però, non ho molti compratori in zona. Non avendo un punto fisico, non sono facile raggiungere dai bambini. A loro arriverò grazie alla collaborazione con i centri sportivi, dove magari c’è di insegnare i giochi in un’attività utile per tutti, all’interno dei campus". Quando era bambino, era troppo piccolo per essere integrato nella compagnia degli amici del fratello maggiore.
"Nei giochi di strategia ero svantaggiato, però si spacchettava insieme le buste. Adesso lo facciamo di nuovo e a noi si è aggiunto mio nipote. E siamo così... tre bambini". Ma cosa ne pensa invece Massimo Calderari? "Questa collaborazione – spiega l’edicolante, presidente del sidnacato Snag – ha portato nuovi clienti: hanno ritirato degli oggetti acquistati negli store online e poi hanno continuato ad acquistare altre cose, a cominciare dai quotidiani".