Canale scolmatore. Piano da 16 milioni per la difesa del borgo

Monterosso, il progetto illustrato durante il consiglio comunale. Moggia: "Opera vitale per mettere in sicurezza il nostro territorio" .

Canale scolmatore. Piano da 16 milioni per la difesa del borgo

Canale scolmatore. Piano da 16 milioni per la difesa del borgo

Oltre sedici milioni di euro per quella che viene definita "un’opera di vitale importanza per la sicurezza e la protezione idrogeologica del territorio di Monterosso". L’ultimo consiglio comunale del paese rivierasco è stata l’occasione per svelare il progetto definitivo del canale scolmatore dei torrenti Pastanelli-Morione e Buranco. Il progetto, stimato in 16,4 milioni di euro si pone come obiettivo non solo la mitigazione del rischio idrogeologico ma una vera e propria messa in sicurezza dell’abitato. "Una cifra molto importante – ha spiegato il sindaco Emanuele Moggia –. Però questa è semplicemente una piccola frazione di quelli che sono stati i danni causati dall’alluvione: come comunità di Monterosso abbiamo avuto più di 80 milioni di euro di danni al patrimonio pubblico, altrettanti alle attività economiche private e oltre 18 milioni di euro di danni denunciati dai singoli privati, oltre alla perdita inestimabile di vite umane. Con neanche un decimo dei danni causati dall’alluvione potremmo mettere finalmente in sicurezza per sempre il paese. È stata questa la motivazione di fondo che ha spinto l’amministrazione a lavorare con solerzia ma anche con convinzione, perché siamo certi di dover consegnare alle prossime generazioni qualcosa, avere la consapevolezza di consegnare alla comunità qualcosa che duri nei secoli". L’impegno dell’amministrazione comunale è ora rivolto all’ottenimento dei finanziamenti necessari per la realizzazione del progetto, nonché alle autorizzazioni da parte degli enti preposti per procedere con la fase esecutiva.

Il progetto di scolmatore di piena, necessario a causa del tratto interrato del torrente Morione, è stato illustrato nei dettagli tecnici dal progettista, che hanno evidenziato come il suo obiettivo principale sia quello di gestire efficacemente le acque di piena, deviandole verso il mare e minimizzando il rischio di allagamenti in aree urbane. I progettista ha descritto le opere principali, inclusa una serie di gallerie che collegheranno i torrenti al mare, e ha posto particolare enfasi sulla cassa di deposito progettata per trattenere il materiale solido, e ha tranquillizzato riguardo alla profondità a cui passerà la galleria sotto il cimitero, ben al di sotto di eventuali interferenze con le strutture esistenti, facendo riferimento ad esperienze simili gestite con successo in altri progetti. "Vogliamo rassicurare tutti che la nostra galleria passerà sotto il cimitero a una profondità di 50 metri. Questo significa che siamo ben al di sotto di qualsiasi possibile interferenza con le strutture esistenti. Per fare un paragone, ricordo che a Genova, per il progetto Ferreggiano, siamo riusciti a passare a soli 4 metri di distanza dalle fondazioni degli edifici e a 2 metri dalla linea ferroviaria, senza causare alcun problema" ha spiegato il progettista. Il progetto prevede anche soluzioni innovative per la gestione del materiale estratto durante i lavori, con l’uso di un pontone durante l’estate e una pista lungo la spiaggia in inverno, per minimizzare l’impatto visivo e ambientale. "Dopo anni di impegno, studi e progettazioni, oggi possiamo finalmente presentare il progetto definitivo per un’opera che segnerà un passo decisivo verso la messa in sicurezza del nostro territorio" ha rilanciato Moggia.