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Bizzarro e affascinante: ’L’Empire’ il nuovo film di Bruno Dumont

Il regista Bruno Dumont presenta a Genova il suo nuovo film "L'Empire", vincitore dell'Orso d'Argento a Berlino. Una parodia di 'Guerre stellari' che mescola burlesco e sacro, con Fabrice Luchini e Camille Cottin come protagonisti in una lotta tra Bene e Male per il dominio dell'universo.

Bizzarro e affascinante: ’L’Empire’ il nuovo film di Bruno Dumont

Caustico, demenziale, spiazzante, epico, ironico, esilarante, bizzarro, affascinante, stralunato e geniale. È ‘L’Empire’, nuovo film del regista francese Bruno Dumont che, venerdì alle 20.30, sarà a Genova per presentarlo al pubblico del cinema Sivori di salita Santa Caterina 54 (info 010 5532054), introdotto da Francesca Savino del Gruppo Ligure Critici Cinematografici Sncci. Vincitore dell’Orso d’Argento alla 74ª edizione del Festival di Berlino, ‘L’Empire’ viene proiettato in anteprima e in versione originale francese con i sottotitoli in italiano, dopo il debutto all’apertura del 42° Bellaria Film Festival. Fra gli interpreti principali figurano due celebri attori come Fabrice Luchini e Camille Cottin, giovani professionisti come Lyna Khoudri, Lina Vartolomei, Julien Manier, ma anche Brandon Vlieghe, il meccanico del paese sulla costa normanna dov’è stato girato il film, a cui Dumont ha affidato il ruolo di Rudy, uno dei protagonisti. Il film è distribuito in Italia da Academy Two. Il punto di partenza è la parodia di ‘Guerre stellari’.

Il Bene e il Male si scontrano senza pietà, mentre la vita quotidiana sembra scorrere tranquilla. Gli Uno e gli Zero si contendono il Margat, un bambino biondo, il Principe risorto, la Bestia della Fine dei Tempi. Con un continuo passaggio dal burlesco al sacro, Dumont sposta lo sguardo dalla Terra al cielo, dove Belzebù/Fabrice Luchini e la Regina/Camille Cottin si contendono il dominio dell’universo. Lui viaggia nello spazio dentro un castello (la Reggia di Caserta), lei dentro una chiesa gotica (la Sainte-Chapelle). Il destino dell’umanità sembra segnato. La battaglia finale si avvicina. Ma può sempre accadere l’imprevedibile. Dumont racconta l’origine del Bene e del Male, la ricerca dell’assoluto, il mistero della vita e dell’amore, attraverso un’odissea spaziale combattuta sulla testa di uomini e donne miopi e distratti, mentre le mucche continuano placide a brucare.

m. magi