
L’aggressione si è consumata nei pressi della fermata di via Chiodo. Il conducente è stato trasportato al pronto soccorso della Spezia, mentre l’aggressore, fermato da un carabiniere in borghese, è stato identificato
La Spezia, 24 maggio 2025 – L’ennesima aggressione si è consumata poco prima di pranzo, nella centralissima via Chiodo. Un pugno secco al volto dell’autista, ’colpevole’ di aver tentato di far rispettare il regolamento e che per questo motivo ha finito il turno al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea. L’episodio è avvenuto in via Chiodo, culmine di una vicenda che aveva mosso i suoi passi poco prima, a bordo di un mezzo urbano della linea 14 Pegazzano-Valdellora. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, all’altezza del Quartiere Umbertino, ci sarebbe stata una discussione tra un passeggero – che voleva salire sull’autobus assieme al proprio cane di grossa taglia e senza museruola – e il conducente, che di contro aveva fatto presente le regole per usufruire dei mezzi pubblici. Poche centinaia di metri dopo, in via Chiodo, con il conducente sceso dall’autobus per farsi dare il cambio da un collega, è avvenuta l’aggressione: l’uomo si è avvicinato repentinamente all’autista e gli ha sferrato un colpo al volto, facendolo cadere pesantemente a terra.
L’episodio è avvenuto sotto lo sguardo di passeggeri, dei colleghi di Atc ed anche di un carabiniere in borghese, che si trovava nelle vicinanze per un servizio di controllo del territorio. È stato quest’ultimo che, accortosi della situazione, è riuscito poi a fermare l’aggressore, che nel frattempo si stava allontanando ed aveva imboccato via del Prione. Immediati sono scattati i soccorsi, con l’autista del mezzo pubblico che è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea, dove è stato sottoposto a una prima visita di controllo e a una tac per escludere lesioni di rilievo. Sarà quest’ultimo, eventualmente, a decidere se presentare o meno una querela, per dare corso alle verifiche da parte delle forze dell’ordine. Di certo, l’ennesimo episodio di aggressione ai danni del personale viaggiante di Atc ha esacerbato una situazione non semplice all’interno dell’azienda, con le sigle sindacali di categoria che ora chiedono maggiori tutele affinchè tali situazioni non si verifichino più. “Purtroppo queste situazioni si ripetono sempre di più – spiega Mario Bonafiglia, delegato Fit Cisl per Atc – , c’è un problema di sicurezza del personale viaggiante che va assolutamente risolto, in un momento storico in cui il rispetto per la figura del lavoratore è sempre meno. Tempo fa in azienda furono svolti corsi con uno psicologo per dare ai lavoratori strumenti per cercare di confrontarsi e gestire queste situazioni, ma purtroppo gli episodi continuano: l’unica soluzione rimane quella della separazione del posto di guida dal resto del mezzo”.
Per Stefano Bettalli, segretario provinciale Filt Cgil “ormai non c’è giorno che sui bus o sui treni regionali liguri non si verifichi un’aggressione al personale viaggiante. Pochi mesi fa abbiamo firmato un accordo sindacale sui sistemi di videosorveglianza, che non ha il solo scopo di proteggere mezzi e beni aziendali, ma anche di fornire sostegno alle indagini in caso di questi episodi. Mi auguro che sia attivo”. “Siamo solidali e vicini al lavoratore, e lo saremo anche per quanto riguarda una eventuale assistenza legale. Le aggressioni al personale del Tpl sono un po’ la rappresentazione di questa società deformata. Magari inasprire le pene per questi episodi potrebbe servire. è anche per questi motivi, uniti ai salari bassi, che le aziende fanno sempre più fatica a trovare personale”.