REDAZIONE LA SPEZIA

Assunzioni beffa per l’Arsenale "Solo gocce nel mare dei bisogni"

Pubblicati i bandi di concorso ma rispetto alle 130 figure annunciate il turn-over sarà solo per poche unità. I sindacati territoriali mobilitati contro le avvisaglie: "Altolà ai propositi di privatizzazione selvaggia"

Si tratta di una svolta dopo anni di attesa ma gli effetti sono minimi rispetto all’aspettativa sindacale. Il nodo è quello delle assunzioni di dipendenti civili in Arsenale. La svolta è quella della pubblicazione dei bandi di concorso. Il sapore è quello della beffa. "La montagna ha partorito il topolino" commentano i sindacati territoriali confederali e autonomo (Cgil, Cisl, Uil e Flp) quanto mai uniti nella battaglia per traguardare l’obiettivo di una nuova linfa professionale per lo stabilimento. Per ora gocce. Quelle connesse al disposto della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 15 luglio scorso. Due i bandi emessi per il reclutamento nell’interno comparto della Difesa. "Nel dettaglio - puntualizzano - sono stati banditi 69 posti di personale di Terza Area e 264 per personale inquadrato nella Seconda Area, di cui rispettivamente 9 funzionari e 54 assistenti tecnici per la Regione Liguria. I profili ricercati sono espressamente di tipo tecnicoscientifico: informatici, elettronici, cartografici, elettromeccanici, edili, meccanici, specialisti tecnici, scientifici ed altre specifiche. "Tuttavia, per un Dicastero come il nostro, da decenni tipicamente carente di personale, in un contesto infrastrutturale che lentamente si avvia verso un punto di non ritorno, permeato da edifici fatiscenti ed impianti obsoleti e mal funzionanti, ci aspettavamo maggiore considerazione attraverso l’assunzione di migliaia di dipendenti" dicono all’unisono Emanuele Bernardini (Fp Cgil), Carlo Pietrelli (Cisl Fp), Andrea Canali (Uil Pa) e Christian Palladino (Flp Difesa). "Come organizzazioni sindacali ci aspettavamo almeno 9000 posti da distribuire su tutto il territorio Nazionale. Un numero importante che di certo avrebbe condotto centinaia di dipendenti nella nostra Base. Ed invece poche decine di figure ( distribuite su tutta la regione per tutte le forze armate ndr) sono solo una goccia nel mare!!".

"Al fine di non dissipare il valore storico, culturale e strategico dell’Arsenale, noi continueremo imperterriti, a chiedere un piano straordinario di assunzioni che possa garantire, nel breve tempo, le capacità di supporto tecnico – amministrativo della Base Navale".

Prima reazione quella del Sottosegretario della Difesa Stefania Pucciarelli: "Quanto bandito è un punto di partenza, che di fatto non risolve le carenze di organico. Occorre una misura d’urgenza che consenta al Ministero della Difesa di procedere con propri bandi per ulteriori assunzioni necessarie a mantenere le professionalità e L’operatività negli Arsenali".

All’orizzonte aleggia quello che i sindacati vedono come fumo negli occhi: la privatizzazione. "Sensibilizzeremo sempre sulla necessità di affidare il progetto di mantenimento e manutenzione, al personale civile e di abbandonare ogni ipotesi di privatizzazione selvaggia nel Ministero" dicono i segretari del comparto Difesa di Cgil, Cisl, Uil e Flp.

Corrado Ricci