Scuola e Covid, "Sappiamo come gestire situazioni di allerta"

Il dirigente scolastico provinciale fa il punto all’indomani dello stop alle lezioni. "Con Asl un continuo scambio di informazioni"

Il dirigente scolastico provinciale reggente Roberto Peccenini

Il dirigente scolastico provinciale reggente Roberto Peccenini

La Spezia, 13 settembre 2020 - Il rinvio delle lezioni al 24, limitatamente al comune capoluogo (e Santo Santo Stefano, dove il sindaco ha posticipato la prima campanella) non è stato proprio un fulmine ciel sereno. Molte le pressioni arrivate da più parti perché si desse modo di organizzare una ripartenza con più sicurezza e meno disagi, legati al Covid ma non solo. In ogni caso una bella fetta dei circa 25 mila studenti della provincia vedrà slittare l’ingresso in aula. Come valuta la situazione il responsabile della scuola spezzina? "Ovviamente non mi permetto di invadere competenze altrui – premette il dirigente scolastico provinciale reggente Roberto Peccenini – la situazione è stata attentamente valutata, ne prendo atto e ci comporteremo di conseguenza. Per quanto ci compete abbiamo assegnato e stiamo assegnando il personale di nostra competenza. Abbiamo già provveduto a numerose nomine, venerdì abbiamo proceduto alla copertura dei posti di sostegno per l’infanzia e stiamo proseguendo con la scuola primaria e secondaria. In sostanza abbiamo nominato tutti gli aspiranti alla supplenza di sostegno inseriti nelle graduatorie provinciali. Per quello che riguarda le cosiddette nomine su posto comune, cioè le cattedre ordinarie, abbiamo provveduto con l’infanzia e domani procederemo con il resto delle scuole" Quale è, in generale, la situazione dal punto di vista della copertura degli organici? "In questo fine settimana si stanno rendendo disponibili alle scuole le funzioni per convocare dalle graduatorie di istituto. Per quello che riguarda il personale non docente, le scuole da giovedì hanno cominciato a chiamare tecnici, e collaboratori scolastici attingendo a loro volta dalle graduatorie. Siamo arrivati a ridosso, come tutti gli anni, perché le procedure sono complesse. Negli altri comuni della provincia, la prima settimana le scuole dovranno cominciare a orario ridotto, e c’è poi qualche caso circoscritto legato ai lavori che si stanno ultimando, ma si tratta di situazioni che seguite da comuni in accordo con i dirigenti. C’è qualche plesso con opere da finire ma, ripeto, casi limitati". E sul fronte della sicurezza anti-Covid? "Siamo in stretto rapporto con Asl 5 e in particolare con il direttore socio sanitario, la dottoressa Alessandra Massei, con la quale ci stiamo scambiando informazioni. Noi inviamo la lista dei referenti e dalla Asl arrivano una serie di punti di riferimento a cui le scuole possono rivolgersi per gestire sia le misure di prevenzione sia le eventuali emergenze che si verificassero". Tutto definito, allora? "Diciamo che ci sono disposizioni di carattere generale ma anche autonomie a livello di scuola, nel senso che le norme dei protocolli ministeriali sono state adattate alle situazioni particolari e poi sono state approvate a livello di consiglio di istituto. Ogni scuola ha il suo regolamento e la sua procedura".