Al lavoro con gli Uffizi per il pacchetto-VenereDal quadro alla realtà sulle orme di Botticelli

Così la prospettiva di nuovi flussi sull’asse Firenze-Spezia alla scoperta della location scelta dell’artista per la nascita della dea della bellezza

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La Spezia-Firenze e ritorno. O viceversa. Un flusso turistico, il primo, già in essere (grazie alle gite culturali in pullman proposte ai passeggeri delle navi da crociera, in fase di rilancio). Sul viceversa (ossia da Firenze alla Spezia) c’è da costruire. E l’alleato su cui puntare è di quelli di spessore mondiale. Non è in carne ed ossa ma ‘parla’ con le chiavi della storia e dell’evocazione. E’ il quadro realizzato da Sandro Botticelli (1445-1510) sulla Nascita di Venere, pezzo forte della Galleria degli Uffizi, là dove tra gli storici dell’arte si va consolidando una certezza che si salda alle origini e alla residenza spezzina, per la precisione a cavallo fra Fezzano e Cadimare, della musa ispiratrice, Simonetta Cattaneo in Vespucci: il golfo della Spezia come contesto della nascita, dalla spuma del mare, della dea della bellezza e dell’amore.

L’idea, in corso di elaborazione da parte dell’assessore al turismo del Comune della Spezia, Maria Grazia Frijia, è quella di attrarre in città e nel golfo i visitatori della galleria fiorentina facendo leva sull’opera d’arte: "Dal quadro alla realtà" è lo slogan coniato dalla componente della giunta Peracchini che, a margine della conferenza sul turismo di ieri, dà riscontro alla notizia intercettata sull’onda dei movimenti di Roberto Celi, il fotografo spezzino che fa della valorizzazione del paesaggio la mission personale e dell’associazione "Obiettivo-Spezia" che ha fondato. "Sì, sto lavorando per fornire ancoraggi documentali alla richiesta che vorrei veicolare alla Galleria degli Uffizi per far sì che i visitatori della stessa colgano il valore aggiunto, tutto scenografico, della Nascita di Venere: la localizzazione del golfo della Spezia", dice l’assessore.

Quali ancoraggi documentali?

"Un dossier fotografico-cartografico, che accostato all’opera d’arte, possa dimostrare che il Golfo della Spezia è quello della nascita della Venere di Botticelli. Il proposito è poi quello di chiedere di rappresentare la circostanza ai visitatori della Galleria, con soluzioni da studiare, ad esempio con Qr code narrazioni in cuffia, per poi traguardare l’obiettivo di una visita in sito per vedere con i propri occhi".

Di qui l’adoperarsi di Roberto Celi nello studio di ‘sovrapposizione’ dell’opera d’arte col territorio e la cartografia dell’epoca. Lo step è quello qui documentato. "Gli indizi - dice il fotografo - ci sono tutti. I contorni del litorale dipinti da Botticelli appaiono quelli della linea della costa di ponente del golfo della Spezia, anche se la stessa è stata modificata dalla costruzione dell’Arsenale" dice Celi che si è avvalso di una carta nautica d’epoca per l’accostamento. "C’è solo la punta di Santa Maria che ‘travalica’ la Venere, nel senso che spunta al di là di essa, all’altezza del giro-vita mentre geograficamente avrebbe dovuto essere coperta dal corpo della dea. Ma l’ispirazione è acclarata…".

Attorno al tema dei natali e della permanenza nel golfo di Simonetta Vespucci sta lavorando Maria Grazia Frijia: "Una circostanza iconica su cui fare sicuramente leva, sul piano dell’orgoglio e dell’attrazione turistica", dice l’assessore. Al proposito c’è uno studio che si fa stella polare, quello della storica e scrittrice Rachele Farina, nata alla Spezia nel 1930 e venuta a mancare il 13 giugno del 2019. Dalle sue ricerche ha preso forma al volume ”Simonetta. Una donna alla corte dei Medici" che narra le vicissitudini della donna-musa del territorio tra le più belle della corte di Lorenzo il Magnifico, andata in sposa a Marco Vespucci, figlio di Piero, influente dignitario della corte medicea. La nobile famiglia Cattaneo della Volta, genovese di origini, risiedeva a Fezzano, dove era nata l’avvenente fanciulla. Attorno alla sua figura, nel 2002, fu costruito lo spettacolo ‘Primavera’ andato scena nel castello di Porto Venere.

Corrado Ricci