Pestaggio choc dopo la festa di compleanno. Studente universitario in ospedale

In manette ragazzi tra i 18 e i 20 anni

Uno degli arrestati

Uno degli arrestati

La Spezia, 29 ottobre 2020 - Sono tre ventenni i componenti del “branco” che la notte tra venerdì e sabato ha aggredito uno studente universitario tutt’oggi ricoverato in prognosi riservata all'ospedale Sant'Andrea con un trauma cranico con emorragia e la frattura dell'osso temporale. Le indagini della squadra mobile spezzina, con la collaborazione della polizia municipale, hanno ricostruito il violento pestaggio della settimana scorsa. Questi i fatti: un gruppo di studenti universitari stava festeggiando un compleanno quando, una volta usciti da un locale, i ragazzi sono stati avvicinati da un gruppetto di giovani in via Del Prione. La banda ha iniziato a molestare gli studenti, cercando un qualsiasi pretesto per di innescare una lite.

Pur non raccogliendo le provocazioni, gli studenti sono stati aggrediti e uno di loro è stato colpito alla testa con una bottiglia. Gli universitari hanno proseguito senza reagire ma sono stati seguirli tra via Prione, piazza Beverini e corso Cavour. Quando uno degli studenti, nel tentativo di difendersi, ha fatto una foto ai molestatori, è stato colpito con una violenza inaudita prima con un pugno alla testa poi a calci da più persone mentre si trovava a terra. Aggrediti anche altri studenti, tra cui un altro ragazzo ha dovuto ricorrere a cure mediche. Dalle indagini della squadra mobile, grazie all'aiuto delle telecamere della zona, sono stati individuati i responsabili. Gli autori del cruento pestaggio, due cittadini di nazionalità dominicana e uno italiano di età compresa tra i 18 e i 20 anni,sono stati arrestati e condotti alla casa circondariale. I tre ora dovranno rispondere del reato di lesioni personali, aggravate dal fatto di essere state commesse da più persone riunite, con l’impiego di oggetti contundenti e con l’ulteriore aggravante dei futili motivi, mettendo anche in concreto pericolo la vita di una delle vittime.