Spezia, il ds Meluso presenta Piccoli, Mattiello e Marchizza

Il dirigente: “Oggi ufficializzeremo anche Deiola e Farias. Qualche altro aggiustamento abbiamo in mente di farlo. L'attacco ha bisogno di qualcosa in più”

Piccoli, Mattiello e Marchizza

Piccoli, Mattiello e Marchizza

La Spezia, 23 settembre 2020 - “Una presentazione di tre calciatori e mezzo”, così l'ha definita simpaticamente il direttore sportivo Mauro Meluso, seduto al tavolo con Roberto Piccoli, Federico Mattiello, Riccardo Marchizza e Rafael (che per un problema logistico non arriva). Lui si riferisce a Marchizza, già in prestito l'anno scorso agli aquilotti e dunque non certo un volto nuovo. “Sono contento che sia tornato anche Marchizza – afferma Meluso - , soltanto in prestito, purtroppo senza diritto di riscatto, ma è stata una scelta che abbiamo dovuto affrontare in velocità. Così come Piccoli, l'importante era avere le prestazioni sportive, più che puntare sui contratti. Con Mattiello c'è stata la possibilità e con Rafael si parla meno di patrimonializzazione vista l'età”. Il mercato. “Si sta affrontando, cercando di colmare le lacune che abbiamo avuto in alcuni ruoli e guardando più l'aspetto sportivo tecnico immediato, che al futuro”. Quanti giocatori mancano? “Oggi ufficializziamo Deiola e Farias, dopo un iter burocratico che dovevamo completare. Qualche altro aggiustamento abbiamo in mente, con il mister, di farlo. L'attacco è quello che ha bisogno di qualcosa in più, ma mi affido molto a chi è già arrivato”. Le uscite? “Alcuni troveranno più spazio in altre squadre. Nzola? È molto apprezzato ma ci sono dinamiche di mercato che non posso rivelare”.

Parola poi a giocatori, innanzitutto a Mattiello, che ha già girato diverse squadre in tutta Italia, con esperienza. “Tanti giri negli ultimi anni e adesso sono qui perché voglio cercare di dare continuità al mio gioco. Per un motivo o per un altro tra Cagliari e Bologna, non ce l'ho fatta, come invece ho fatto tre anni fa alla Spal. Bartolomei? Lo conoscerò meglio quest'anno, anche se è delle mie parti. Mi ha parlato di una tifoseria calda, un bravo allenatore. Potrei giocare anche come centrocampista, nel settore giovanile giocavo in quel ruolo, da mezzala. Sono stato preso come terzino in una difesa a quattro”. Spezia ultimo nella griglia dei bookmakers. “Sono contento che ci considerino in questo modo, non abbiamo nulla da perdere, ci danno per spacciati, dunque ogni cosa sarà tutto di guadagnato. Guardando l'ambiente, invece, lo dico sottovoce, possiamo fare grandi cose.”.

Poi, tocca a Piccoli. “Ho avuto qualche esperienza in categoria, sono soprattutto qui per il progetto. C'è una buona intesa, la squadra è ottima. Come modulo giocavo già a tre davanti con la Primavera, so già come muovermi. Mi sono allenatore con la prima squadra e mi sono confrontato in Youth League e ho fatto grande esperienza lì, dove ho conquistato anche il titolo di capocannoniere. All'inizio è difficile capire il passo, diverso dal calcio italiano, ma alla fine è andata bene”. Nel ruolo di centravanti anche Galabinov. “Secondo me è molto forte, non ci ho ancora parlato, ma presto avremo occasione”.

Per Marchizza, un ritorno. “Motivo di orgoglio per me tornare, per quanto costruito lo scorso anno e per il rapporto instaurato tra me e i miei compagni. La vittoria dell'anno scorso ci ha portato tanto entusiasmo in questa categoria, dobbiamo però essere bravi ad azzerare tutto e calarci in questa nuova dimensione. Il campo ha detto che siamo stati la terza squadra che è salita in Serie A, dunque ogni”. Le condizioni fisiche. “Dall'infortunio precedente mi sono ripreso totalmente, ma dopo sessanta giorni prima, io con lo staff abbiamo deciso di fare un allenamento differenziato per non rischiare. Ho fatto sempre il centrale difensivo, poi per esigenze del mister sono stato spostato a sinistra. Mi è piaciuto tantissimo e ora voglio affrontare la Serie A in questo ruolo”.