REDAZIONE GROSSETO

Via Scansanese, giù le baracche abusive

Operazione della Municipale dopo la sentenza del tribunale. Il sindaco Vivarelli Colonna presente: "Ripristinate la sicurezza e la legalità"

Gli agenti della Polizia municipale

L’obiettivo è quello di ristabilire la legalità e il decoro. Ed è per questo motivo che ieri gli operai incaricati dal Comune, insieme alla Polizia municipale e insieme anche ai carabinieri della Compagnia di Grosseto, sono state abbattute le opere abusive che erano state realizzate in via Scansanese molti anni fa. Si trattava di vere e proprie costruzioni in legno e lamiera. In alcuni punti anche di cemento. Che erano state tirate su in modo completamente abusivo. Un vero e proprio scempio che era ben visibile anche dalla strada e da tempo era in programma la sua demolizione.

L’amministrazione Vivarelli Colonna aveva da tempo messo nel mirino questo abbattimento. Ma l’operazione, eseguita come detto dagli addetti del Comune, è stata possibile a seguito della sentenza del Tribunale di Grosseto che disponeva – tra le altre cose – anche la demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi interessati dalle opere realizzate abusivamente. Alla decisione dei giudici e al provvedimento dell’Ufficio esecuzioni penali sono poi seguite la delibera di giunta e l’ordinanza, che di fatto, dopo decenni, hanno dato il via a un percorso di recupero di varie aree del territorio. Una zona che purtroppo negli anni era stata anche abbandonata anche perché vi regnavano il degrado e la sporcizia. E poi era anche pericoloso avvicinarsi perché spesso quelle baracche erano diventate anche il rifugio di alcuni senza tetto che le utilizzavano come riparo di fortuna per la notte. L’operazione si è svolta in piena sicurezza. Insieme agli operai del Comune e agli uomini della Municipale e ai carabinieri della Polizia Municipale, che si sono occupati dell’ordine pubblico. C’era anche ilo sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna.

"Si è trattato di un iter molto complesso che ha coinvolto numerose Istituzioni – ha detto il primo cittadino di Grosseto – con un lavoro di rete importante e significativo: un ringraziamento va alla procura, alla prefettura, alla questura, alle forze dell’ordine, alla polizia municipale, Coeso, alla giunta e a tutti agli uffici comunali coinvolti nell’operazione".