
Quattordici casi di variante inglese in provincia di Grosseto, uno è all’istituto di istruzione superiore Manetti-Porciatti. La situazione epidemiolgicca sta evolvendo in maniera molto rapida in Maremma e la colpa, stando anche alle informazioni fornite dal Dipartimento di prevenzione e igiene pubblica dell’Asl sembra ricadere in buona parte sull’inossservanza delle misure di sicurezza anti-Covid19. "Se tutti utilizzassero il buon senso e rispettassero in maniera rigorosa le regole della mascherina (indossata nella maniera corretta), del distanziamento e della costante igienizzazione delle mani, non ci sarebbe bisogno di chiudere le scuole, né di istituire zone rosse" dice Maurizio Spagnesi, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl. "Purtroppo, però – aggiunge – non tutti (anzi, forse direi pochi) rispettano queste basilari norme e dunque ci troviamo di fronte a una seria recrudescenza della pandemia. E purtroppo – sottolinea senza mezzi termini – temo che se si continua così dovremo aspettarci giorni e settimane difficili". Rileggendo le parole del direttore del Dipartimento di prevenzione si può dire anche in altri termine che le scuole si possono pure chiudere, come ha fatto il Comune di Follonica a seguito della rilevata presenza di variante inglese e (in un caso) di variante brasiliana, ma è una misura che serve a poco se poi continuiamo a comportarci in maniera non corretta. "Proprio così – riprende Spagnesi – Il problema non sono le scuole in sé e per sé. Dentro ai plessi le regole ci sono e funzionano. È tutto ciò che ruota attorno che è molto più pericoloso: i trasporti, gli assembramenti, ma soprattutto i comportamenti dei singoli. Se continuiamo a vedere ragazzi che parlottano tra di loro senza mascherina, significa che non si è capito nulla di quanto si sta dicendo da un anno a questa parte. Ma questo vale per tutti, non soltanto per i giovani. Quando andiamo a fare l’indagine epidemiologica di ogni singolo caso ci imbattiamo in storie che hanno dell’assurdo: feste in famiglia, ritrovi a cena con gli amici, cene di San Valentino e feste di carnevale. Continuare così significa alimentare il contagio".
Secondo il direttore del Dipartimento di igiene e prevenzione dell’Asl, ormai la variante inglese è diffusa "in tutto il bacino territoriale aziendale" e i suoi numeri stanno crescendo sempre più. "Siamo passati da una incidenza del 15%-20% di una settimana fa a quasi il 40% e ci avviciniamo molto velocemente al 50% – riprende Spagnesi – In pratica ogni due nuovi casi di positività al Covid19 uno è originato dalla variante inglese. Per quanto riguarda la provincia di Grosseto al momento abbiamo 14 casi, ma ce ne aspettiamo molti di più a breve proprio per le ragioni che ho spiegato". Intanto a Follonica, dove, appunto, il sindaco Benini l’altro ieri ha ufficializzato la presenza della variante inglese e di quella brasiliana (in un caso), lo stesso primo cittadino ha chiuso le scuole superiori e interdetto le lezioni in presenza agli alunni della seconda terza media. Per i ragazzi interessati è stata disposta e attivata la didattica a distanza da domani fino a sabato. Il direttore dell’ufficio scolastico provinciale, Michele Mazzola, conferma che almeno in un paio di istituti superiori di Grosseto c’è una "situazione critica per lo più legata alla positività di alcuni insegnanti che costringe i dirigenti scolastici a mettere in quarantena intere classi".
Andrea Fabbri