Una "Festa dell’uva" senza carri allegorici

L’incendio di luglio ha danneggiato anche i pianali delle contrade "Ma non ci arrendiamo: le opere saranno fisse e sarà la giuria a girare"

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Il vasto incendio che questa estate ha devastato circa 800 ettari nel comune di Cinigiano non ha risparmiato neanche i pianali dei carri allegorici, sui quali venivano costruite delle vere e proprie opere d’arte realizzate in carta pesta dalle tre contrade che si sfidano alla Festa dell’Uva. I carri, in grado di trasportare costruzioni alte fino a sei metri, nei giorni dell’incendio si trovavano parcheggiati nei pressi di una rimessa comunale. Le lingue di fuoco, purtroppo, hanno bruciato capannoni, rimesse agricole e anche i tre grandi rimorchi. In fumo, oltre ai carri, anche parte degli allestimenti in cartapesta dell’ultima edizione della sfilata allegorica, risalente al 2019.

"I carri sono stati investiti dalle fiamme – spiega Elisabetta Berti, presidente della Proloco di Cinigiano – e sono dunque inutilizzabili. Si tratta di un danno enorme al punto che siamo stati costretti a ripensare la sfilata che per noi rappresenta uno dei momenti più importanti della Festa dell’Uva".

In sostanza se non possono essere i tre carri a sfilare davanti alla giuria, sarà la giuria ad andare a scoprire le "rappresentazioni allegoriche". I rioni Molino, Cassero e Pescina creeranno le "Allegorie" in uno spazio da loro individuato e che riterranno più caratteristico della propria contrada. È questa la decisione presa unanime in occasione dell’ultima assemblea degli organizzatori. Le allegorie, per non discostarsi dalla tradizione, verranno valutate da una giuria questa volta però itinerante, cioè saranno i giurati a spostarsi nelle varie contrade. Le scene saranno ripetute più volte così da consentire anche alle migliaia di persone che giungeranno in visita alla festa di vederle. Mentre nella sfilata originale dei carri allegorici ogni contrada porta una tema e lo rappresenta, quest’anno il tema sarà unico, il titolo è "Cinigiano brucio d’amore per te", ai rioni il difficile compito di rappresentarlo con originalità e accuratezza dei dettagli. "Certo – prosegue la Berti – si tratta di un evento che si allontana un po’ dalla sfilata tradizionale, ma insieme alle contrade e alle tante persone che collaborano alla buona riuscita di questo evento, abbiamo cercato una soluzione che si avvicinasse il più possibile alla sfilata tradizionale".

Dopo il terribile incendio di fine luglio anche per le associazioni e le contrade di Cinigiano è dura ripartire.

L’appuntamento con le rappresentazioni allegoriche è dunque domenica 2 ottobre, la 53esima edizione della festa dell’Uva inizierà venerdì 30.

Nicola Ciuffoletti