
In via Monterosa, a Grosseto, c’è un posto che si chiama "Angolo Divino". Se, passando in auto nella via, si tira dritto per la propria strada non ci si fa caso; ma non appena l’occhio cade sul lato della strada, è impossibile non notarlo. Una veranda spaziosa che fa capolino sul viale nel punto d’intersezione con via Belgio, i tavolini all’aperto che invogliano a fermarsi a pranzo fuori, quando le temperature fanno uscire dal guscio anche i più pigri: così noi de La Nazione siamo passati dal bar trattoria "Angolo Divino", che prende parte al contest "Un caffè per ripartire" ideato insieme a Confcommercio.
Il locale, a conduzione familiare, è di recente apertura, come ci racconta la titolare, Eleonora Cerciello, in un breve momento di pausa.
"Abbiamo aperto nel 2019, prima del covid – dice –. Durante le chiusure è stata tosta. Abbiamo fatto asporto, consegna a domicilio, e abbiamo lavorato molto con i posti all’aperto".
Come molti altri, anche i gestori di "Angolo Divino" hanno dovuto fare fronte alle difficoltà e arginare per, il momento, quello che è un interessante progetto sociale e che, in futuro, prenderà campo.
"Oltre a essere bar ristorante, questo doveva essere anche un angolo per fare attività dopo scuola per disabili, solo che il covid ci ha frenati e siamo ancora un po’ fermi".
In fatto di caffè, al bar "Angolo Divino" si beve la miscela top di gamma della torrefazione caffè River, ed è un buon posto dove fermarsi a fare colazione o uno spuntino. Ma al di là del semplice bar, "Angolo Divino" è molto di più.
Aperto dal lunedì al sabato, la mattina dalle 6 fino alle 23.45, con uno stop a metà pomeriggio, è un locale dove si può dare sosta anche, e soprattutto, per pranzo e cena. "Noi facciamo trattoria – dice infine Eleonora –, una trattoria a tutti gli effetti. Facciamo piatti classici maremmani, una cucina alla mano e tendenzialmente facciamo molta carne". A dedicarsi ai fornelli è sempre lei, Eleonora, aiutata dalla famiglia che si divide tra bancone e tavoli, con dedizione e passione. Uniti dal sogno del progetto più grande, di trasformarlo in un vero e proprio "Angolo Divino".
Francesca Sabatini