L’Amiata piace molto, vero boom di presenze turistiche durante tutto l’anno

I risultati dell’attività ricettiva del 2023 sono stati resi noti dall’Ambito di settore. Alla base di questo exploit il diffondersi sempre maggiore del trekking e delle passeggiate nei boschi

Monte Amiata (Grosseto), 9 aprile 2024 – Numeri, quelli relativi agli arrivi e alle presenze turistiche, positivi per i comuni del Monte Amiata. Ieri, nella cornice del parco museo minerario di Abbadia San Salvatore, l’Ambito turistico amiatino che è composto da 8 comuni (6 grossetani e 2 dell’Amiata senese) ha presentato agli operatori i numeri relativi ai flussi turistici che hanno caratterizzato il 2023. Lo scorso anno nei territori comunali di Arcidosso, Castel del Piano, Santa Fiora, Roccalbegna, Seggiano, Castell’Azzara, Piancastagnaio e Abbadia San Salvatore sono arrivati circa 72mila turisti, 9 mila in più rispetto al 2022, con un incremento del 17% circa.

Le presenze sono state 205mila, 32mila in più del 2022 con un incremento di circa il 18%. Rapportando i dati con gli anni precedenti è possibile vedere che arrivi e presenze hanno superato ampiamente i valori del 2019, altro dato che emerge è che la crisi pandemica è completamente superata. Il post pandemia, con il ritorno ad una nuova normalità ha dato un’accelerazione alle presenze. La permanenza media nel 2023 è in linea con quella del 2022: 2,8 notti.

Facendo un confronto con i numeri del 2014 si vede invece che gli arrivi sono cresciuti più delle presenze, questo ha portato a una permanenza media che è andata a diminuire negli ultimi 10 anni. Non c’è un’unica spiegazione per decifrare questo dato ma sicuramente un fattore determinante è l’aumento dei turisti che praticano le attività outdoor come trekking e passeggiate e che decidono di venire sull’Amiata in vari periodi dell’anno, pernottando per meno giorni. Questo andamento relativo alle abitudini dei visitatori che scelgono il Monte Amiata come meta turistica viene spiegato, in parte, anche in un altro grafico presentato ieri durante l’incontro ed elaborato sempre secondo i dati forniti dalla Regione e dai comuni capoluogo (Grosseto e Siena).

Rispetto al 2014, nel 2023 le presenze sull’Amiata si concentrano su sei mesi dell’anno e non più come avveniva 10 anni fa che le presenze erano per gran parte ne mesi di luglio e ad agosto. "La stagionalità – hanno spiegato dall’Ambito turistico amiatino – riflette quanto rilevato a livello nazionale per il turismo ‘open air’, cioè una spalmatura delle presenze sui 6 mesi centrali dell’anno". Non tutti i territori se la passano allo stesso modo, c’è chi se la passa meglio e chi peggio. È ad esempio il Castel del Piano, il comune amiatino della provincia di Grosseto che ha registrato più presenze con il 17%, rispetto al totale, seguono Seggiano e Arcidosso con il 13 %. Il comune che ha avuto una maggiore variazione in positivo di arrivi è Santa Fiora con il 230% in più, mentre il comune di Castell’Azzara ha avuto un importante calo, dell’ 11%. Nella giornata di ieri è stato presentato in anteprima il nuovo portale web di ambito e le attività dedicate alla formazione e aggiornamento degli operatori con "Il Patentino dell’ospitalità".