Tribunale di Grosseto in lutto. E’ infatti morto, all’età di 70 anni, il giudice Salvatore Giardina, per venti anni toga del tribunale maremmano molto stimato da tutti coloro che hanno avuto a che fare con lui. Salvatore Giardina, in pensione da due anni, era originario di Palermo. Dopo essere stato a lavoro alla Procura di Lamezia Terme, aveva iniziato la carriera di giudice a Trapani. E’ stato uno dei protagonisti dell’operazione "Pizza Connection", l’inchiesta che fece emergere i collegamenti tra la mafia italiana e quella degli Usa. Era sbarcato in Maremma negli anni’80 dove ha iniziato come giudice per le indagini preliminari. Nel 1198 il giudice Giardina lasciò il suo incarico al tribunale di Grosseto per andare a ricoprire il ruolo di presidente della prima sezione della Corte d’appello di Firenze. Uomo molto riservato, il suo tempo libero lo trascorreva in famiglia lontano dalla vita mondana. Molto intelligente e riflessivo, le sue sentenze sono state sempre molto pacate senza mai eccedere in eccessi. Un uomo e un giudice che è sempre stato apprezzato in modo equivalente dai magistrati e dagli avvocati. Oggi alle 10 si celebreranno i funerali a Grosseto, la città che era entrata nel cuore di Giardina fin dai primi giorni del suo arrivo per lavoro: il corteo funebre partirà alle 10.30 dalla chiesa di Santa Lucia. Poi la salma verrà cremata come aveva espressamente chiesto il giudice.
CronacaTribunale in lutto E’ morto a 70 anni il giudice Giardina