
ORBETELLO
Torna ImagOrbetello, con un incontro straordinario in programma sabato al Supercinema. Di nuovo una delle grandi occasioni messe a disposizione dal festival internazionale della fotografia, che ogni anno porta in riva alla laguna professionisti, maestri, apprendisti, appassionati e semplici curiosi.
Protagonisti dell’incontro di sabato (ingresso libero, fino a esaurimento posti, su prenotazione a info@imagorbetello.com) saranno Maurizio e Giorgio Galimberti. Padre e figlio, uniti dalla medesima professione: la fotografia.
"L’arte dello scatto raramente ha accomunato esplicitamente il genitore con il proprio erede – affermano gli organizzatori – come invece è successo in altri ambiti, dalla letteratura alla musica. Lì, però, emergevano atteggiamenti educativi, comportamentali, di studio, che poco hanno a che fare con la fotografia, maggiormente libera e trasversale, quasi individuale".
Se ne parlerà con in due autori, che racconteranno, mostrandoli, i loro lavori. L’idea della condivisione del resto è sempre stata alla base di questo festival, la cui prima edizione risale al 2013, che nell’arco dei suoi dieci anni di storia, tra incontri e mostre, ha prima di tutto messo in relazione il mondo dei professionisti di questa forma di espressione artistica con quello di appassionati e curiosi, offrendo la possibilità di approfondire una conoscenza sul campo, anche attraverso i numerosi workshop che si sono seguiti, e mettendo a disposizione competenze alle quali altrimenti non sarebbe stato così semplice attingere in un contesto di provincia. Maurizio Galimberti ritrae personalità del mondo del cinema, dell’arte e della cultura e la popolarità che acquistano lo portano a partecipare come ritrattista ufficiale al Festival del Cinema di Venezia. Il suo classico ‘mosaico’, diviene ben presto la tecnica per ritrarre non solo volti, ma anche paesaggi, architetture e città. Attraverso la sperimentazione del bianco e nero, Giorgio si avvicina invece a una visione del mondo incentrata prevalentemente sugli effetti della luce sui corpi e sui paesaggi urbani, riprendendo alcuni elementi tipici della street photography e rielaborandoli in funzione di un linguaggio fotografico moderno e narrativo che unisce agli scorci di vita quotidiana le visioni sospese dell’architettura urbana.
Riccardo Bruni