MATTEO ALFIERI
Cronaca

Trovato morto con la testa fracassata. L’autopsia: niente morte violenta

Giallo di via Rossini, Bruno Bellucci non sarebbe stato ucciso

La polizia davanti all'abitazione di Bruno Bellucci

Grosseto, 27 gennaio 2016 -  PROSEGUONO a ritmo serrato le indagini da parte della squadra Mobile polizia di Grosseto, coordinate dal sostituto procuratore Maria Navarro, sulla morte di Bruno Bellucci, il 58 enne grossetano ritrovato nel suo appartamento di di via Rossini con la testa fracassata, supino in camera da letto. Ieri pomeriggio l’equipe di medicina legale di Siena ha effettuato l’autopsia sul corpo di quell’uomo per appurare se le ferite alla testa siano da ricondurre ad una morte violenta oppure si sia trattato di una caduta accidentale. Nulla filtra dagli inquirenti che mantengono il più stretto riserbo sulle indagini. Ma dall’esame autoptico pare che sia stata esclusa la morte violenta. Niente omicidio, quindi, come in un primo momento aveva ipotizzato anche il procuratore capo, Raffaella Capasso.

QUEL CRANIO fracassato quindi dovrebbe ricondursi a due fattori: o a una caduta accidentale in casa (l’uomo era reduce da un incidente stradale e quindi era ancora convalescente), oppure un malore. I medici di Siena potrebbero infatti aver accertato che l’uomo ha accusato un malore e sia caduto in casa sbattendo violentemente la testa o in terra oppure sul comodino che si trova accannato al letto. Ipotesi che comunque andranno in qualche modo accertate anche perchè la vita di Bruno Bellucci (che si trovava agli arresti domiciliari) non era di quelle limpide. Aveva infatti dei precedenti penali per spaccio di droga, furto e danneggiamenti. Ascoltata anche ieri comunque per la seconda volta anche la compagna straniera, che da anni viveva con lui e che aveva scoperto il cadavere dell’uomo.

ERA STATA lei ad avvertire il 118 nella tarda mattinata di lunedì, appena rientrata a casa. Niente omicidio, quindi, anche se gli inquirenti non hanno abbandonato alcuna traccia.