Colpisce la moglie e si suicida, "tragedia incredibile". Le lacrime degli amici

Molti i conoscenti che ieri mattina sono arrivati di fronte alla casa della tragedia. "Non ci posso credere, è assurdo: i miei figli sono cresciuti con i suoi"

I figli della coppia ieri mattina di fronte alla villetta in via Aurelia

I figli della coppia ieri mattina di fronte alla villetta in via Aurelia

Grosseto, 30 giugno 2020 - Oris Orazioli, 64 anni, vigilie urbano molto conosciuto a Grosseto, da due anni in pensione: è stato lui, secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Grosseto, al culmine di una lite a colpire la moglie Carla Guidarelli, 60 anni, alla testa. Forse con un bastone o con un oggetto sicuramente pesante che non è stato però ancora ritrovato dagli investigatori. Poi probabilmente, credendola morta, ha deciso di farla finita. Ha caricato la pistola di sua proprietà e legalmente detenuta e si è ucciso.

Oris Orazioli
Oris Orazioli

Fuori dall'abitazione di via Aurelia è stato poi un viavai di parenti e conoscenti. Scuote la testa. Guarda il cielo e pensa che tutto questo sia soltanto un brutto sogno. E invece non è così. In quella villetta delimitata da un giardino c’è il suo grande amico, che è sparato un colpo alla testa. Mentre sua moglie lotta tra la vita e la morte in sala Rianimazione alle Scotte di Siena. "Non voglio credere che sia accaduta una cosa del genere – inizia Pietro, che preferisce non comunicare il suo cognome – li conoscevo da sempre anche perché i miei figli sono cresciuti con i loro. E’ impossibile che abbia fatto una cosa del genere". Insieme a lui, dopo aver appreso la notizia, anche uno di questi ragazzi. Anche lui sbigottito per quello che è accaduto in quella casa alla periferia della città. "Era una persona tranquilla, che non aveva mai fatto male a nessuno – aggiunge – era taciturno? Sì un po’, ma nessuno avrebbe mai pensato che sarebbe accaduto questo. Non ha mai dato l’impressione di voler fare una cosa del genere. Ripeto: siamo cresciuti insieme, i nostri figli sono compagni da sempre e ancora non riesco a capire cosa possa essere accaduto ieri sera. Erano circa due anni che era andato in pensione dopo una vita di lavoro e di sacrifici". Il colpo di pistola però non è stato sentito da nessuno. Nella zona, che ospita capannoni industriali e molte concessionarie, oltre alla villetta della famiglia Orazioli ci sono delle case. "Non abbiamo sentito nulla – ha detto una donna in un giardino poco distante – e nemmeno gli altri che abitano qui. Abbiamo saputo di questo fatto quando sono arrivati i carabinieri a notte inoltrata". Nulla anche dalle persone che nella zona lavorano da sempre. La villetta di Orazioli è infatti l’unica nella zona che ospita una serie di capannoni commerciali e industriali Solo una schiera di case, poco più lontano, abitate però da persone che solitamente le vivono soltanto la notte.

"Che è successo?" dice una persona anziana che stava passando sulla strada. "Hanno sparato? Non ci posso credere. Li conoscevo e non è possibile che si accaduta una cosa del genere. Hanno anche due figli, due bravi ragazzi che vedo spesso. Non ci posso credere - ripete come un mantra - erano una famiglia modello che stavano anche effettuando anche dei lavori al giardino". M.Alf.