"Spero che il 2023 porti il Corridoio Tirrenico"

La realizzazione della nuova strada è in cima agli obiettivi che Gentili (Legambiente) vorrebbe che fossero realizzati con il nuovo anno

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Angelo Gentili, storico dirigente nazionale di Legambiente

Angelo Gentili, coordinatore di Festambiente e responsabile agricoltura di Legambiente, traccia un bilancio del 2022 ed elenca dodici obiettivi amici dell’ambiente per il 2023. "Il 2022 – esordisce Gentili – ci lascia innanzitutto l’approvazione della legge sul biologico, che aspettavamo da un decennio ma che ha bisogno di norme attuative. Ma Il 2022 non è stato però solo l’anno dell’approvazione della legge sul biologico: è finita l’emergenza sanitaria; è scoppiata la tremenda guerra in Ucraina, l’ambiente è stato inserito finalmente in Costituzione; come specie umana abbiamo raggiunto gli 8 miliardi di persone. Tutti elementi, questi, che, in un modo o nell’altro, hanno generato ricadute dirette sui territori e, pertanto, anche sulla nostra amata Maremma". E per il 2023 cosa ci dobbiamo augurare? "Come ambientalisti – dice Gentili – dobbiamo puntare a giusti e raggiungibili obiettivi amici dell’ambiente. Su tutti il Corridoio tirrenico. "Anche il 2022 – afferma Gentili – si è rivelato un anno dell’ennesimo nulla di fatto sul fronte del Corridoio tirrenico. Nonostante la competenza sia passata da Sat ad Anas e si sia finalmente approdati al progetto della messa in sicurezza dell’Aurelia, ancora non c’è aria di cantieri. L’auspicio è che il Governo celermente individui le risorse per avviare i lavori a partire dai tratti più pericolosi e a sole due corsie come quello di Capalbio. Il tempo è scaduto da troppo, occorrono al più presto risposte". Legge sul biologico. "La legge è stata approvata ma servono risorse e piani attraverso cui rendere la legge davvero utile. Servono formazione, informazione, capacità di coinvolgimento dei consumatori, meccanismi incentivanti e norme specifiche. La Maremma, che vanta gran parte della superficie agricola coltivata biologicamente, può divenire un modello a livello nazionale. Serve però dare avvio al distretto biologico". Ecoeventi. "Il 2023 dovrà essere portatore di eventi green e a ridotto o azzerato impatto ambientale. Con Ecoevents, la nostra associazione ha esportato il modello Festambiente in tutta Italia. In Maremma, eventi eventi culturali, sportivi, enogastronomici e sagre, devono essere sempre più all’insegna dell’ecologia". Informazione. "Il 2023 dovrà vedere – prosegue Gentili – una comunicazione capace di spiegare le criticità generate dalla crisi climatica e le azioni da mettere in pratica per adattarsi ai cambiamenti e cercare di limitare le conseguenze. Molto passerà anche dalle amministrazioni locali". Moda sostenibile. "La lotta al fast-fashion è tra le più attua. Abiti che costano meno di un panino e che vengono prodotti in quantità industriale, inquinando e sfruttando il lavoro, soprattutto di donne e bambini. Serve un cambio di rotta. Farà bene al Pianeta e alle economie dei commercianti che corrono il rischio di essere cannibalizzate dalle grandi catene nemiche dell’ambiente". Mense "buone". "Nei prossimi 12 mesi, la Maremma dovrà farsi carico di una rivoluzione anche nell’ambito delle mense. Consumo di carne ridotto al minimo, frutta, verdura, prodotti di stagione e a km 0". Mobilità sostenibile. "La Maremma ha bisogno di più piste ciclabili, più zone 30, più zone in sicurezza per i pedoni. Senza dubbio, in questi anni molto è stato fatto ma molto ancora deve essere messo in cantiere sia nel Capoluogo che negli altri Comuni, a partire da quelli costieri". Raccolta differenziata. "Le azioni di sensibilizzazione sono fondamentali. Serve una sempre più massiccia operazione di coinvolgimento, oltre a aree destinate alla raccolta facilmente fruibili e raggiungibili non solo nelle zone iper-urbanizzate ma anche nei comprensori più piccoli".