"Cassonetti a fuoco, spaccio e aggressioni. Abbiamo paura"

I residenti della zona della stazione denunciano una situazione difficile vicino a un palazzo, mai finito di costruire, rifugio di delinquenti

Spazzatura

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Grosseto, 15 dicembre 2019 -  Spaccio, cassonetti bruciati, risse. E anche intimidazioni. E’ diventata critica la situazione nella zona della stazione ferroviaria di Grosseto. Ad annunciarlo un gruppo di residenti che abita tra via Merano, via Bolzano, via Roma e via Don Minzoni – che vuole rimanere rigorosamente autonomo – che ha deciso di mandare alle forze dell’ordine e alle istituzioni una petizione, con oltre 90 firme, per dire stop ad una situazione di degrado sempre crescente. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’ennesimo atto di violenza gratuita che si è consumato la notte scorsa: un cassonetto è stato dato alle fiamme. Proprio il giorno dopo che lo stesso cassonetto era stato rovesciato. Un atto intimidatorio, credono i residenti. Perchè nella zona c’è un palazzo in costruzione che è diventato un vero e proprio ricettacolo di spacciatori e senzatetto. Che utilizzano quegli spazi per trovare un ricovero durante la notte e poi spacciare a loro piacimento nelle vie limitrofe. Che sono tra l’altro anche mal illuminate.

"Questa zona è ormai abbandonata a se stessa – dice il portavoce dei residenti che preferisce rimanere anonimo – Quel palazzo, che ancora non è stato finito, è la nostra rovina. Gli operai spesso chiudono i varchi per evitare gli ingressi di queste persone. Ma loro si arrabbiano e spaccano tutto. Ma i controlli dove sono?". L’uomo racconta una situazione al limite dell’impossibile anche perchè la zona è vicina al centro storico. "Dalle 18 in poi abbiamo paura ad uscire di casa – dice – Io per esempio mi nascondo in tasca una piccola spranga di ferro perché temo di essere aggredito. Spesso e volentieri ci sono queste persone che ci aggrediscono, anche solo verbalmente, minacciandoci di stare zitti e di non chiamare le forze dell’ordine. Come facciamo ad andare avanti così". La situazione è migliorata solo in via Don Minzoni. Nella zona che va da via Mameli a via Mateotti il degrado regna sovrano. Anche e soprattutto grazie allo stabile del Garibaldi, l’ex orfanotrofio da tempo abbandonato all’incuria. "La nostra protesta – prosegue l’abitante – non è l’immigrazione. Assolutamente. Qui ci gravitano soltanto delinquenti. Ecco perchè chiediamo prima di tutto più sorveglianza da parte delle forze dell’ordine, magari anche con quale telecamera che possa dissuaderli da quello che fanno". Poi chiude: "La petizione che abbiamo fatto è solo il primo passo. Speriamo che tutti, anche gli amministratori della città, si rendano conto che non si può andare avanti così".