LUCA MANTIGLIONI
Cronaca

Sfera, trasferta all’Expo di Dubai Con tante idee in poca acqua

L’azienda maremmana invitata come esempio di produzione agricola sostenibile. Soprattutto per l’irrigazione

di Luca Mantiglioni

La sfida è quella che accompagna ogni passo dell’azienda, ovvero coniugare la capacità di produrre secondo le esigenze del mercato garantendo alti standard di qualità e con sistemi sostenibili. Sfera Agricola lo fa dal 2018, anno in cui ha dato il via alla serra di 13 ettari hi-tech per colture idroponiche sotto alla quale nascono pomodori, insalate di vario tipo e basilico, e questo suo speciale know how è andato a spiegarlo a Dubai, invitata all’Expo a rappresentare l’Italia nel settore agrifood grazie alla vittoria del contest "Agrifuture" organizzato nel 2020 dal Santa Chiara Lab dell’Università di Siena. Una presenza istituzionale, però, basata sul "come fa" piuttosto che sul "cosa produce".

"Esatto – dice Luigi Galimberti, fondatore e adesso Ceo di Sfera –. Non l’abbiamo intesa come una vetrina commerciale, bensì come il riconoscimento a quanto di buono stiamo facendo nell’innovazione in agricoltura. E questo ci ha consentito di attirare molta attenzione e interesse soprattutto tra i rappresentanti dei Paesi dove le condizioni climatiche sono particolarmente difficili e le risorse idriche molto ridotte".

Andare a raccontare là che – ad esempio – un chilo di pomodori si può produrre utilizzando due litri di acqua contro i 75 che normalmente servono per lo stesso prodotto coltivato in terra, indubbiamente deve avere avuto un certo effetto. Ancora maggiore se si considera che di quei due litri poi Sfera è in grado di recuperarne il 90 per cento.

"Abbiamo parlato anche della nostra capacità di mettere insieme la tradizione e la qualità tipica del food italiano con l’innovazione – dice ancora Galimberti –, perché grazie alla nostra agricoltura protetta riusciamo a produrre i pomodori di una volta, coltivando le varietà orticole antiche, quelle che hanno conservato le proprietà naturali e il loro gusto naturale, senza aver subito alcuna alterazione genetica che invece hanno subìto molte varietà coltivate in campo aperto proprio per difendersi da batteri, virus e altri patogeni esterni. E grazie all’ambiente protetto in cui crescono le piante e alla lotta biologica, in Sfera riusciamo a farlo senza l’utilizzo di alcuna chimica, che è invece necessaria in campo aperto. Cambiamenti climatici e nuove malattie rendono sempre più difficoltosa la coltivazione tradizionale e, soprattutto, sempre più incerta". "E questo nessun Paese al mondo può permetterselo – sottolinea Andrea Nunnari, Cfo di Sfera Agricola –, perché entro il 2050 gli abitanti del pianeta saranno circa 10 miliardi a cui bisognerà fornire grandi quantità di cibo da produrre però in condizioni di scarsità di risorse naturali. Ecco perché la strada da percorrere è quella della sostenibilità e della resilienza, e l’unico modo per farlo è portare innovazione continua in agricoltura".

Sfera a Dubai ha spiegato i vantaggi della tecnologia idroponica che – oltre ad un enorme risparmio di acqua – consente di avere prodotti nikel free e di non utilizzare alcun tipo di elemento chimico in nessuna fase.

"Con i nostri sistemi – dice ancora Nunnari – produciamo quattro volte la quantità di pomodori per metro quadrato rispetto all’agricoltura in campo aperto e non ci sono immissioni di CO2 in atmosfera".

Un’economia circolare, sostenibile e con un evidente abbattimento dei rischi legati al clima sono elementi che all’Expo hanno susciato interesse.

"In ogni caso – dice Nunnari – l’esperienza resta molto positiva. Abbiamo visto un sistema in continua evoluzione e sempre più attento alla sostenibilità dove ognuno sta cercando di potrare idee e proporre soluzioni. Abbiamo visto una reale voglia di collaborazione e all’interno di questo meccanismo l’Italia ha molto da dire, perché abbiamo idee e capacità superiori alla media. La prossima sfida vincere però è quella dell’energia. Dobbiamo avere una disponibilità maggiore di energia pulita a costi più accessibili. Questo è il traguardo da raggiungere a livello nazionale".