Sezione "Anei", lo Statuto è pronto

A Massa nasce l’associazione degli Internati. Da settembre via alla costituzione dei "Quaderni della memoria"

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Procede a tappe forzate la costituzione di una sezione Associazione Nazionale ex Internati nei Lager Nazisti (Anei) per andare al recupero della memoria di molti militari che, dopo l’8 settembre, decisero di dire "no" ai nazisti e alla Repubblica Sociale Italiana e per questo vennero deportati nei lager e destinati ai lavori forzati in condizioni disumane. In questi giorni è arrivato lo statuto che sarà sottoposto alle persone che hanno dato la propria disponibilità e verrà costituita una sezione provinciale che lavorerà con lo spirito di andare al recupero, attraverso i parenti degli internati che si renderanno disponibili, di quelle molteplici memorie e storie che hanno caratterizzato quale triste periodo di guerra. L’Anei ha come missione di rappresentare nella cultura e nella memoria collettiva la drammatica vicenda umana e sociale e nazionale di tutti coloro che, militari e civili, furono internati in Germania o altrove, dopo l’8 settembre 1943, ad opera delle autorità naziste e fasciste, per il rifiuto a collaborare da essi opposto. Essi hanno contribuito con il loro comportamento alla Resistenza per la rinascita di un’Italia libera e democratica. È auspicabile che, una volta espletate le procedure amministrative e burocratiche previste, a settembre si procederà con la stesura di un progetto da condividere con istituzioni e attori del territorio per andare a costruire i "quaderni della memoria degli internati" per ampliare la conoscenza di quel periodo storico e valorizzare quell’azione che è stata una vera e propria azione di resistenza nei confronti delle forze nazi – fasciste. Molte sono le persone che hanno contribuito, solo a Massa ne risultano una sessantina ma, come avveniva frequentemente in questi casi, i protagonisti le volevano dimenticare perché raccontarle faceva riaprire una ferita dolorosa da dimenticare. Ed è stato così anche per gli ultimi cui è andata l’onorificenza dello Stato tutti figli e nipoti di persone che hanno tenuto chiuse per anni questo terribile periodo dove solo la giovane età, il fisico e la grande solidarietà che regnava nei campi li hanno salvati. Parte quindi un’altra iniziativa che porterà certamente a fra emergere storie particolari legate a persone della nostra Maremma che nel loro silenzio hanno nascosto un grande gesto eroico di opposizione al regime nazi – fascista, storie che non dobbiamo dimenticare ma che dobbiamo diffonderà percè la memoria non può essere solo ricordo ma lezione di vita per evitare che la storia, nelle sue parti più terribili, si ripeta.