
Scuola, è un caos continuo "Mancano le cattedre In 100 hanno rinunciato"
Sono 922 le cattedre che mancano all’appello in vista dell’apertura della scuola, in programma venerdì prossimo. Entro il primo di settembre il ministero avrebbe dovuto coprire il numero delle cattedre con le supplenze annuali, ma la corsa all’assegnazione degli incarichi (fatta con la procedura informatizzata che da anni ha sostituito quella in presenza) ha portato alla sovrapposizione tra tempistica e algoritmo ha comportato le rinunce e la beffa per molti docenti. "Se le nomine fossero state fatte in presenza – ha detto Cristoforo Russo, segretario provinciale di Flc Cgil Scuola – e soprattutto dopo il primo di settembre, posticipando di qualche giorno l’assegnazione delle cattedre, le cose sarebbero andate meglio. Invece si è avuto fretta e i neo immessi che ancora non sapevano di esserlo hanno presentato domanda per le supplenze annuali. Per poi rinunciare quando sono stati chiamati. "Il risultato è che i docenti con punteggi alti che spiravano ad un posto sono rimasti in attesa. E nelle procedure successive rischiano anche di essere scavalcati. Sarebbe bastata dunque la procedura in presenza: l’assegnazione infatti è contestuale e se un docente rinuncia, la cattedra passa direttamente a chi "segue" in graduatoria. "Il sistema è troppo farraginoso - aggiunge Russo - I docenti vedono leso il loro diritto al lavoro". La Cgil si sta muovendo su tutti i fronti anche perchè sono stati circa 100 gli insegnanti che dopo la nomine annuali hanno rinunciato alla cattedra: "Questo sistema di reclutamento è illegittimo – aggiunge Russo –. Tutti coloro che hanno subito delle ingiustizie in queste nomine di inviare un messaggio al 347-2748870 anche ricevere un supporto legale".