Scontro pastori-animalisti in diretta tv: "Quelle accuse feriscono"

Una delegazione dei pastori maremmani, collegata da Santa Caterina, è stata attaccata duramente durante la trasmissione "Dritto e Rovescio" di Del Debbio

I pastori maremmani durante il collegamento nella trasmissione "Dritto e rovescio"

I pastori maremmani durante il collegamento nella trasmissione "Dritto e rovescio"

Grosseto, 25 marzo 2024 – Tensione tra pastori e allevatori grossetani da una parte e animalisti dall’altra. L’episodio si è consumato all’interno della trasmissione "Dritto e Rovescio", condotta da Paolo Del Debbio su Rete4. Il servizio che ha innescato la lite televisiva si intitolava "È Pasqua, la campagna dei vegani a difesa dell’agnello". In collegamento con lo Studio 5 di Cologno Monzese, da Santa Caterina, frazione di Roccalbegna, erano presenti alcuni allevatori, fra cui Matteo Contena, Luigi Farina, Fernando Tizi e Salvatore Fais.

A far andare su tutte le furie gli allevatori maremmani è stata in primo luogo la frase che ha aperto il servizio pronunciato dall’attivista animalista Enrico Razzi di fronte a una macelleria. "Non entro in un obitorio. Qui gli animali sono stati allevati, massacrati e uccisi nel peggiore dei modi". E poi, dopo aver consultato il menù pasquale ha aggiunto: "Questo è un menù che puzza di morte. Al posto della coscia d’agnello si potrebbe mangiare un arrosto di seitan". In studio c’erano anche Michela Vittoria Brambilla (presidente Leicaa) e Walter Caporale (Animalisti italiani onlus), entrambi attivisti per i diritti degli animali. Oltre a loro erano presenti Mario Adinolfi (in collegamento) e Gianfranco Lo Cascio (Bbq Academy). Dallo studio gli allevatori di bestiame, e i consumatori di carne, sono stati additati come "Assassini di cuccioli che mangiano i bambini degli animali".

Espressioni alquanto forti a cui non sono mancate le repliche degli allevatori in collegamento dal paese di Santa Caterina. Gli allevatori hanno sottolineato inoltre che negli allevamenti gli animali sono tenuti in condizioni ottimali: "Facciamo questo lavoro da sempre e siamo costretti a difenderci da gente che non sa nemmeno di cosa si parla". Durante il collegamento dal paese grossetano, era presente anche "Emergenza Lupo Arezzo" con il presidente Marco Bruni che ha ribadito il sostegno pieno ai pastori e al loro lavoro. "I pastori non sono allevatori di serie B – ha detto Bruni – basta con lo stereotipo del pastore con il fiasco del vino e la caciotta tra le mani".